Pino Olimpia
L’artista Olimpia Pino vive ed opera a Parma
Cell.
e-mail: olimpia.pino@libero.it
BIOGRAFIA
Olimpia Pino è nata a Scaletta Zanclea, nella provincia di Messina, negli anni ’60 cominciando a dipingere sotto la guida del padre. Ha ottenuto sin dai tempi della scuola premi e riconoscimenti per le sue opere realizzate in Sicilia fino a quando il trasferimento all’Università di Siena e l’avvio alla carriera universitaria hanno segnato l’arresto della sua attività artistica e il confluire di tutte le sue energie verso studi scientifici. Oggi è Professore Associato di Psicologia Generale al Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma e studia come le persone ricordano e per capire come il cervello cambia in funzione dell’esperienza si occupa di Brain Computer Interface. Presso il suo Laboratorio si conducono ricerche con il robot umanoide NAO-H25. Neuro-Upper è il primo prototipo di BCI sviluppato dal suo gruppo di ricerca per trattare in modo non invasivo e non farmacologico disturbi dell’umore, d’ansia e migliorare le prestazioni neuropsicologiche. Diverse sue opere riflettono questi studi (Brain, Incarnazione, Waves, Embodied).
Il suo talento espressivo è riemerso negli ultimi tre anni dopo un lungo periodo di isolamento e cambiamento personale (https://olimpiapino.wordpress.com/).
Nelle ultime vivacissime armonie cromatiche, il segno attiva lo spazio come luogo dei percorsi dell’emozione e della memoria. Il gesto esprime l’urgenza della proiezione liberatoria e comunicativa perché collegata a nuclei psichici profondi, memorie profondamente sedimentate che riaffiorano, diventando materia di racconto e narrazione. Agisce la tensione transvisionista collegando psichico e cosmico, il movimento intimo della materia psichica e quello degli spazi celesti, dando respiro a interstizi percettivi, orizzonti dimensionali, disponibilità alle interferenze e attraversamenti verso un’identità futura nuova, sempre dinamica. I rapidi gesti e le pennellate mirano a rompere ogni staticità sollecitando emozioni profonde, le più vitali e nelle quali tutti possono proiettarsi. Siamo di fronte a una pittura che deriva da quella astratta-informale mischiando le rappresentazioni mentali con origine da una natura primordiale alle visioni oniriche personali.
Alcune sue opere sono state selezionate per le esposizioni “Perspective of Receptivity Arte Architettura (Riccione, 3 – 18 ottobre 2015), “L’isola che c’è” (Palermo,15-18 ottobre 2015), “The Artbox Project Miami 1.0” (Dicembre 2016). Personali: “Changes” (Libreria Fiaccadori, Parma, 2016), “Dalla terra al cielo” (Libreria Mondadori, Parma, 2016).