Marinò Pietro
Piero Marinò – Martina – Taranto
BIOGRAFIA
Piero Marinò è nato a Statte nel 1945 e vive a Martina, dove si è trasferito dal 1954. Ha conseguito la maturità classica nel 1963 e nel 1968 si è laureato a Bari, in Lettere Moderne, discutendo la tesi di Laurea su “L’architettura del Palazzo Ducale di Martina Franca” con il professore Adriano Prandi.
Docente di Lettere per 17 anni, dopo un regolare concorso, ha svolto le mansioni di Dirigente Scolastico per 23 anni sino al 2008 impegnandosi nella organizzazione di eventi culturali, corsi sulla didattica della comunicazione visiva, realizzazione di mostre e laboratori rivolti agli alunni, prodotti audiovisivi.
Ha collaborato per molti anni al periodico martinese “Giorno per giorno” e con altre testate (Porta Nuova, Ribalta, Laboratorio Educativo Meridionale).
Coltiva, da sempre, gli hobbies della fotografia e della pittura.
La pittura di Marinò nasce dallo sguardo di chi è abituato a guardarsi attorno per vedere e capire. é ricerca di mezzi espressivi più efficaci per raccontare e far vedere il paese in cui si vive. Pietre, terra, colore, aria. Cieli. I segni della Natura e della storia degli uomini: le pietre e i sassi, da Matera alle gravine, ai dolmen. Il grigio gessoso delle pietre ricoperte da licheni, tra lentischi, cisti, erbe e cespugli. Piero Marinò vive i paesi e le campagne del Sud con l’occhio educato dallo studio degli artisti e degli storici, la perduta civiltà contadina. Con la inesauribile voglia di trasmettere le emozioni provate davanti ai segni più antichi, la sorpresa e lo stupore di sempre suscitati dal dolmen perso nella campagna, dal muretto di pietre in rovina, dalle ginestre in fiore che accendono di giallo le macchie di lentisco. Nelle sue opere, di raffinata eleganza, Piero Marinò denota un rapporto vincolante con la sua terra per intendere e definire, con la pittura, un intreccio dialettico col paesaggio, la sua bellezza, il suo ordine naturale. E nei suoi dipinti, così come vengono rappresentati in “eccessi” materici, tra toni intensi e bicromatici rilievi terrigni, va poi a concentrarsi, riguardati nel rugoso calcare, il verde intenso della macchia mediterranea su esiti ed effetti che richiamano il Realismo Magico di morlottiana memoria. In questa visione stilistica il genius loci stratifica e lui, l’autore, seguendo il ritmo del suo sentire da scrutatore inesorabile, pone decisamente in essere, nell’intensità mimetica, la forza impressiva dei siti rupestri, invalicabili gravine. Riportando sulle tele il Bello naturale Piero Marinò concorre a definire, rovesciato nel linguaggio pittorico e con rara duttilità stilistica, il suo ideale e reale habitat e, sotto il profilo estetico, rende possibile una equivalente, affettiva fruizione.
Pubblicazioni:
“Martina Franca – Immagini e storia” , con Nicola Marturano, 1985
“Civiltà del Barocco a Martina Franca“, con Nicola Marturano, 1997
“Alunni e Maestri” 1997
“L’istruzione obbligatoria in un comune del Sud – dall’Unità d’Italia alle origini del Fascismo“, in Laboratorio Educativo Meridionale per l’Europa, 1997
“Il Novecento attraverso la scuola” in “Martina Franca mediterranea ed europea”, 2001
“Diffusione reticolare dell’architettura barocca minore” In “Umanesimo della Pietra – Città e cittadini”, 2001
“Martina Franca in cartolina“, 2004
Nel 2007 ha curato la pubblicazione di “Incontri con Nico Indellicati“, una serie di contributi volti a ricordare la figura del direttore scolastico della scuola “G. Marconi”.
Nel 2008 ha coordinato la pubblicazione di “Storia e storie della scuola G. Battaglini“.
Nel 2010 presenta una collezione di 10 foto d’epoca di grande formato “Martina Franca”, edite da Donato Nucci.
Al 2015 risale la pubblicazione di “Martina Barocca e Rococò“, volume di oltre 500 pagine con 930 fotografie.
È stato impegnato come relatore in numerose occasioni e in svariate città su temi relativi alla scuola e al patrimonio artistico di Martina: Domenico Carella, Palazzo Ducale, L’Arte del 600 a Martina. Di recente ha tenuto una lezione “Martina Barocca e Rococò” presso il dipartimento di Storia dell’Arte alla Facoltà di Lingue dell’Università “Aldo Moro” di Bari.