Vedi anche: Firme d’Autore, Storia dell’Arte Italiana dei Maestri d’oggi, Invito al collezionismo, Pagine d’Arte.
PENSIERI D’AUTORE
Marc Chagall (1887 – 1985) Vitebsk – Impero Russo – Saint-Paul-de-Vence – Francia
“La pittura mi apre una finestra da cui posso fuggire, evadere in un altro mondo” – 1958
IL GIORNALE DELL’ARTE DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta IL GIORNALE DELL’ARTE con un’interessante documentazione illustrativa ed informativa sui fermenti e novità che animano oggi l’arte nel panorama internazionale.
Raffaele Turati – Milano – Nel racconto pittorico, un’acuta analisi del pensiero si tramuta in visioni oniriche sospese nel sogno, mentre il blu s’illumina di luce lunare che avvolge il mondo favolistico in magica atmosfera. Nella poetica surreale, quindi, l’arcano disvela i suoi segreti ed il sogno affiora per rinverdire nel simbolismo tracce della memoria in un’apparizione di incanto per una nuova espressione d’arte.
Gabriele Franceschetti – Ferrara – La ricerca nel polimetacrilato con colori acrilici fluorescenti e fosforescenti, determina un’inedita idea d’arte plastica che esalta, attraverso l’apporto della luce magiche formulazioni astratte in sogni tridimensionali, oltre la concettualizzazione dell’immagine e delle Avanguardie Storiche.
Arch. Giuseppe Rizzo Schettino – Firenze -La ricerca rivela la polarizzazione dialettica della cultura, dove la coniugazione degli opposti, tra materia e fluidità con inserti materici, svela un nuovo concetto d’arte nel simbolismo dei soggetti rappresentati in un’ambientazione, allusiva, quanto astratta.
Gabrio Vicentini – Bologna – L’armonico costrutto geometrico, attraverso sovrapposizioni e velature, diviene onirica geometria trasparente, quasi aerea e magica nella luminosità che raffina la materia cromatica, accrescendo la sensazione di un’immagine che via via perde il senso fisico per svelare il riflesso di un’estrinsecazione di sentimenti nell’essenza di un’emozione per un nuovo stile d’arte.
Gennaro Barci – Un nuovo lessico artistico si rivela nella magica trasparenza del plexiglass nei brillanti toni che inseguono, come musica kandinskiana, l’alchimia cromatica, mentre forme astratte ed immaginarie si innalzano e si sviluppano nello spazio verso un punto ideale, dove ci accarezza l’illusione di sogni tridimensionali.
Evaldo Amatizi (1975) Roma – La notte vive l’invisibile del mistero, mentre fantomatici manichini animano la visione che si illumina di un blu elettrico. La metafisica dei soggetti si integra con il fascino del surreale in una geometria spaziale e dinamica che rinnova il concetto d’arte.
Vittorio Greco (1959) Cosenza – La prospettiva spaziale appare aerea e quasi magica, mentre colonne romaniche si impongono su un piano a scacchiera nell’infinito blu. L’integrazione, tra bianche architetture e la leggerezza dell’atmosfera determina una nuova analisi concettuale che coniuga geometria e fantasia, luce ed oscurità per un’inedita idea d’arte del Neo Surrealismo.
Anaì Contreras Soto – Verona – Una concezione dinamica ed inedita dell’espressione scultorea, superando le Avanguardie storiche, distingue le autentiche creazioni dell’artista Anaì Contreras Soto, nelle quali sono evidenti accentuazioni futuriste nella geometria di base che si sviluppa in sogni armonici astratti nella tridimensionalità delle forme nei brillanti cromatismi che prendono vita nello spazio immaginario nell’illusione ottica del movimento visivo.
Gianna Liani – Torreano di Martignacco – Udine – La sua radice umorale è legata all’espressione della Pop Art americana, rinnovata secondo una singolare modalità esecutiva in “Ultra Pop Art in Progress” nella vivacità della rappresentazione che corrisponde all’immediata comunicazione visiva pubblicitaria, mentre il fascino di donna pervade nel dipinto, tra i bagliori di perle e pietre che impreziosiscono l’immagine nell’alchimia fantastica in un teatro di luci e colori per un nuovo linguaggio d’arte.
Maria Teresa Allemano – Torino – Il dipinto intitolato “Il Bosco incantato” dell’artista Maria Teresa Allemano, coglie la simbolica trasfigurazione del reale, attraverso la decantazione della materia nell’alchimia coloristica, mentre l’immagine perde le sue connotazioni fisiche per divenire riflesso morbido di sentimenti lirici e pieghe dell’anima in pura luminosità, dove si rivela una nuova modalità artistica ed esecutiva nella dialettica degli opposti, tra materia e fluidità, razionalità e fantasia del reale per un nuovo concetto d’arte.
Arch. Stefano Petracci (1958) Civitanova Marche – La pittura di Stefano Petracci non è mai apparentemente programmata: essa sfugge al controllo nel travisamento della nostra percezione, mentre una nuova prospettiva aerea apre una visione neo surreale e cinetica nell’illusione ottica, oltre i confini del reale, dove antiche borghi appaiono sospesi in un’ambientazione astratta, mentre una nuova geometria si coniuga con l’analisi concettuale per un’inedita espressione d’arte.
Fulvio Cicuto (1953) Padova – Le vedute sintetiche veneziane lievitano nei luoghi dell’infinito, mentre oniriche geometrie in bianche architetture, sono poste tra il reale e l’immaginario, dove l’analisi del pensiero fonde l’astrazione del reale con un sogno lirico kandinskiano per un nuovo linguaggio d’arte.
Mirella Momentè (1944 – 2011) Padova – San Giovanni Lupatoto – Verona – Il dinamismo visivo emerge nel magma cromatico dell’espressione pittorica dell’artista Mirella Momentè, dove si inseguono forme immaginarie nell’infinito astratto, dettate da un’emozionalità interiore nel simbolismo delle immagini, che appaiono in fluidità del colore, mentre la geometria di base si dissolve in pura luminosità per una nuova modalità d’arte.
Andreas McMuller (1966) Verona – Una lunga scala nella notte: una meta lontana, cui puntare: molte delle fotografie d’Autore inedite del maestro Andreas McMuller hanno questo tema per fermare l’attimo perso di un pensiero che vaga nell’infinito delle cose, mentre la luce lunare contrasta l’oscurità della notte che nei silenzi cela i segreti ed i misteri della vita.
Giancarlo Invernizzi (1951) Corneliano Bertario, frazione di Truccazzano (MI) – Oltre le Avanguardie storiche, oltre lo “spazialismo” di Fontana: il dipinto del maestro Giancarlo Invernizzi è l’espressione di una nuova ricerca d’arte, basata sulla coniugazione, tra tempo e spazio, dove nodi e simbolici tagli svelano l’invisibile armonico che sviluppa una linea di infinito, tra luce ed oscurità nel segreto e nell’invisibile della materia.
Vallyka – Albignasego (PD) – Attenta a trasmettere l’esperienza psicologica della forma e del colore, l’artista Vallyka ha realizzato un’autentica serie di opere pittoriche che interpretano simbologie e significati esistenziali. E’ nel senso scenografico che si evidenzia la sua peculiarità artistica, mentre le immagini rivelano il concetto essenziale del simbolo per l’espressione di un’inedita idea d’arte.
Muryan (1980) Reggio Emilia – C’è tutto nell’immaginazione creativa nei dipinti del maestro Muryan, mentre l’arcano disvela gli abbandoni all’inconscio di miti della memoria, dove il simbolismo degli animali raffigurati evidenzia il carattere surreale che genera un mondo fantastico, superando le avanguardie storiche per una rinnovata espressione d’arte.
Valeria Ferrari (1988) Bari – Una luce ricreata nell’alchimia cromatica, appare nei dipinti dell’artista Valeria Ferrari, mentre la libera gestualità pittorica allude ad una nuova dimensione astratta nel magico e guizzante gioco dei colori per svelare una “realtà irreale”, tra armonie inedite, mentre l’immaginario supera i dettami accademici per un’inedita ricerca d’arte.
Antonio Sacco (1976) Conselve – Padova – Le figurazioni con inserti di collage e la designazione delle parole ci introducono nella dimensione astratta e della Pop Art, mentre accentuazioni classiche rivelano nuove simbologie di un mondo arcano che affiora nella poetica dell’immaginario per un nuovo linguaggio d’arte.
Giovanni Mattio (1949) Milano – I dipinti nascono dal gesto pittorico, manifestando l’esperienza e la ricerca di un’arte che si rinnova continuamente nella forma e colori, mentre l’insieme rivela l’armonia totale, tra razionalità e pulsione sentimentale in una nuova modalità pittorica che supera l’esperienza moderna dell’Astratto e del Surreale in una costruzione e decostruzione delle immagini che acquistano concretezza in sogni tridimensionali.
Albertino Spina (1956) Terni – Le forme pittoriche che il maestro Albertino Spina elabora, propongono spesso atmosfere surreali, mentre l’arte sublima l’armonia femminile nell’essenzialità classica e caravaggesca dell’eterna idea di bellezza. Lo straordinario connubio, tra classicità e l’onirico stravolge la connotazione percettiva del reale, manifestando la ricerca di un nuovo concetto d’arte per indicare un’altra dimensione, quella interiore e del mistero.
Vittorio Mosterdi – Cascina – Pisa – Il simbolismo espressivo di atmosfera vangoghiana rivela un mondo di sogno che svela un’armonia totale negli staccati di natura, mentre ci accarezza l’illusione di un’eterna primavera in pura luminosità per un’inedita modalità d’arte.
Giuseppe Persia – Treviso – I misteri della vita scorrono nelle fotografie d’Autore del maestro Giuseppe Persia, mentre i dati naturali richiamano nell’immagine del peperone forme scultoree di classica bellezza di un mondo storico ed antichissimo, che rivive il suo fascino nell’immaginario collettivo per una nuova espressione d’arte.
David Olivieri – Roma – Lasciando libero spazio all’immaginazione, il rigore geometrico si fonde con l’immediatezza del gesto cromatico nel dripping in un espressionismo astratto, tra evanescenti luminescenze che ci riportano nei misteri cosmici. Nella dialettica, tra luce ed oscurità e nella ferma incisività nel segno, convergono suggestioni informali in una visione che rimanda all’esternazione di un mondo interiore per una nuova modalità d’arte.
Maria Pia Zaccaro – Bari – I paesaggi cosmici che Maria Pia Zaccaro realizza, interpretano magiche e libere formulazioni cromatiche, mentre le brillanti tonalità fluiscono nell’infinito astratto, dove luci e colori in dripping rivelano un nuovo linguaggio d’arte.
Gina Fortunato (1964) Vignola – Modena – Nei dipinti di Gina Fortunato il colore libera la materia cromatica, tra trasparenze e velature nel dinamismo visivo con contrappunti luministici per divenire modulazione di energia nella spazio cosmico, attraverso una ricerca introspettiva e psichica, oltre le stesse Avanguardie storiche per la ricerca di una nuova espressione d’arte.
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari – La narrazione astratta del maestro Salvatore Tedde, allude per linee essenziali alla realtà visibile per immergerla nella magica e modulata stesura dei colori nei morbidi contrasti tonali dei rossi fiammeggianti, illuminati dai riflessi dorati che si espandono, mediante la varietà delle tecniche, adoperate con innegabile maestria nello stile “Informale Italiano”, aprendo nuove vie alla fantasia creativa nella storia dell’Arte italiana.
Paolo Carnemolla – Siracusa – La geometria di base nei dipinti del maestro Paolo Carnemolla, attraverso incastri e sovrapposizioni, diviene aerea e trasparente, mentre il vigore cromatico rende le visioni espressioniste in un’astrattismo cinetico, oltre le Avanguardie storiche per un nuovo concetto d’arte.
Giulia Quaranta Provenzano (1989) Diano Arentino – Imperia – Nelle fotografie d’Autore di Giulia Quaranta Provenzano, l’apparizione di fenomeni naturali, non cedono mai al descrittivismo naturalistico, ma le immagini accentuano la magia cromatica che risale la china d’una fantasia sognante per un’inedita idea d’arte.
Pamela Pagano (1973) Roma – Nei dipinti dell’artista Pamela Pagano si rivela un’abile capacità raffigurativa nell’eleganza formale di classica bellezza, mentre scorrono memorie e passioni nell’alchimia del colore, svelando l’essenzialità barocca che progredisce verso una pura poesia sognante per un nuovo linguaggio d’arte.
Massimo Riccò (1961) Modena – Il dipinto è come uno stato d’animo: un sogno che appare all’improvviso, mentre le visioni percorrono un replay della memoria nella costruzione e decostruzione dell’immagine, tra i vapori dell’aria, dove il magico cromatismo irradia una particolare luminosità che sublima il linguaggio simbolico-espressionista per un nuovo filone d’arte.
Carmen Salis (1967) Domus De Maria – Cagliari – Da Piero della Francesca a Giorgio De Chirico: i dipinti di Carmen Salis svelano i misteri dell’alchimia fantastica, tra arcane simbologie nella figurazione allusiva, oltre i confini del reale, verso una scenografia meravigliosa e silente che si fa sogno per la ricerca di una nuova idea d’arte.
Daniele Pioggi – Siena – Le venature della materia viva del legno, si accendono di un rosso fiammingo, mentre sprazzi di luminosità dorata rendono l’immagine poetica di un sogno astratto nell’espressionismo simbolico, dove la fuga dei pensieri oltre l’orizzonte percorre un logos ideale di emozioni per la ricerca di una nuova modalità d’arte.
Isabelle Turrini (1971) Tarcento – Udine – Ogni rappresentazione pittorica di Isabelle Turrini, rivela un delicato impasto coloristico, tra i gialli solari, gli arancioni tenui ed i preziosi verdi della vegetazione, seguendo un’eccellente grafica nelle armonie naturali, che svelano un’energia universale nei barlumi di bellezza. Cielo e terra si incontrano negli accesi tramonti, tra alberi secolari in controluce, mentre un lirico sogno apre una nuova fantasia creativa per un’inedita immagine d’arte.
Chiara Magni – Lago di Garda – I cieli stellati in un’atmosfera vangoghiana si aprono all’infinito universo, mentre la sapiente tecnica puntinista che si stempera con l’esecuzione del Finger Painting, incanta con i mille bagliori della notte in un viaggio immaginario, dove ci accarezza l’illusione dell’irreale che lievita nella mente e si fa magia del sogno per una nuova poetica d’arte.
Massimiliano Cammarata (1975) Acireale – Catania – Nei dipinti domina il colore emozionale, sempre attivo nelle esplosioni cromatiche, mentre il dripping lascia spazio a trapassi di luminosità in una spazialità imprevista. Così, forme immaginarie fluttuano nel blu infinito di sugestioni, sempre nuove per un’inedita immagine d’arte.
Oria Strobino – Cesena – La scenografia irreale nel dinamismo visivo di libere trame informali, progredisce come linfa vitale verso una dimensione universale, in cui si stagliano intensi ritratti di donna nella dialettica del bianco e del nero, colta in naturali pose, suscitando un sentimento di stupore e di bellezza nella sua intimità. La coniugazione degli opposti, tra l’elemento mobile e fantastico, ed il reale determina una nuova realtà per un inedito concetto d’arte che percorre il mistero esistenziale.
Stefania Rinaldi (1961) Firenze – Negli staccati di natura dell’artista Stefania Rinaldi aleggia una magica atmosfera vangoghiana, mentre il materico cromatismo esalta vibrazioni luminose che si modulano in poesia. Ecco che allora, i vortici di colore nelle onde tumultuose del mare ed i cieli notturni, oltre l’orizzonte, rivelano un’immagine visionaria, ma non irreale, sempre carica di un’energia cosmica, dove la trama pittorica del tutto libera ed innovativa, percorre nel dinamismo visivo un’armonia universale per una nuova idea d’arte.
Bebe Art – Penna Sant’Andrea – Teramo – Una concezione dinamica dell’espressione pittorica esalta le libere trame informale nel magma cromatico e nelle intense tonalità con vigore emozionale per una nuova modalità d’arte. La pittura espressionista ed istintuale di Bebe Art allude ai significati della vita nella ricerca del divino, mentre approda in una dimensione trascendentale, dove l’interpretazione del “Purgatorio”, diviene transito di anime verso la luce nella bellezza spirituale di Dio.
Giovanni Cherubini (1945) Tarquinia – Viterbo – Nei dipinti del maestro Giovanni Cherubini il colore raffinato e trasparente esprime sensazioni ed emozioni, quasi improvvise che svelano nell’immediata gestualità pittorica il senso di ariosità in un realismo magico nei silenzi metafisici, mentre le vedute si illuminano di una bianca luce in un libero, quanto, lirico spazio che trascende il tempo per una nuova ricerca d’arte.
Cinzia Trabucchi – Roma – Lo slancio intrepido del bianco cavallo richiama un dinamismo di narrazione gotica-romanica, dove si rivela l’intensa carica emozionale nel cromatismo e nel simbolismo espressivo. Tra storia ed Avanguardia, si snoda il racconto pittorico di Cinzia Trabucchi, mentre cede il passo alla trasognata metamorfosi del reale per un nuovo linguaggio d’arte.
Vittorio Agostini (1946) Villa Franca di Verona – Nei dipinti del maestro Vittorio Agostini la pittura appare fantastica e fatta di sogni irreali, dove la lettura si rivela in chiave simbolica nella ricerca di spazi e dimensioni, sempre nuove. Nell’abbandono al sogno ed all’inconscio, quindi, emerge nel suo incanto la figura femminile in misteriosa bellezza, mentre la trasfigurazione di una surreale realtà si svela nel gioco guizzante dei brillanti colori per una nuova modalità d’arte.
Filippo Furnari (1977) Patti – Messina – Nell’originale trama pittorica l’intenso cromatismo svela armonie inedite in una nuova concezione dello spazio astratto, mentre le brillanti tonalità si modulano nella luminosità ed alludono a tracce della memoria, dove i momenti emozionali seguono nell’immediatezza del segno e del colore forme immaginarie nella ricerca interiore per un nuovo stile d’arte.
Cristina De Franceschi (1967) Santa Giustina in Colle – Padova – Un’abile tecnica-espressiva che evoca antichi affreschi, distingue il racconto pittorico dell’artista Cristina De Franceschi, dove l’immagine di donna rivela l’incarnazione di una spiritualizzata bellezza nei lievi profili lineari, mentre le visioni, tra motivi floreali, trifore veneziane e decorazioni liberty appaiono nell’incanto di un sogno etereo per un nuovo concetto d’arte.
Jone Suardi – Abano Terme – Padova – Nella magica trasparenza del vetro, prendono vita autentiche sculture di Jone Suardi che inseguono liriche suggestioni cromatiche, mentre lo splendore del vetro esalta i colori di Venezia. Dall’illustre tradizione di Murano nella continuità storica le opere d’arte di Jone Suardi interpretano un diario di vita, sempre nella ricerca di nuove forme espressive per un inedito linguaggio d’arte.
LCM – Laveno Mombello – Varese – Sempre volto alla trasfigurazione del reale, il mondo onirico dell’artista LCM, rivela una geometria futurista nel dinamismo visivo, attraverso sovrapposizioni e velature che traspaiono in magica luce, dove regna sovrano il segno che segue la poetica dell’immaginario nel volo di farfalle in un sogno surreale, tra un’energia cosmica ed una nuova vitalità per un inedito filone d’arte.
Flavio Zoner (1943) Rovereto – Trento – Il racconto creativo esalta una libera ed istintiva gestualità, svincolata da schemi prestabiliti, dove il colore primeggia, sempre in nuove forme immaginarie, mentre il segno conduce ad una ritmica musicalità che determina un lirico cromatismo nella nostra percezione del sensibile, coinvolgendo anche il nostro sentimento nell’emozionalità delle brillanti tonalità in pura luce per una nuova idea d’arte.
Marilena Memmi (1969) Casarano – Lecce – Le atmosfere rarefatte nei colori tenui, risaltano nella loro poetica boldiniana, mentre gli intensi ritratti di donna in decorazioni liberty svelano nei ritmi rarefatti un’eterea bellezza. L’espressionismo simbolico nei dipinti dell’artista Marilena Memmi esalta raffigurazioni femminili avvolte nel mistero e nel fascino di un’armonia sentimentale che si rinnova per una nuova immagine d’arte.
Silvana Mellacina – Polesella – Rovigo – Una dialettica continua nella nitida costruzione geometrica, tra forma astratta e figurale, emerge nella brillante creatività cromatica, dove inserti materici percorrono immagini della Pop Art per veicolare un messaggio immediato e consumistico dell’odierna società. Il colore, quindi, cola, si dilata, tra larghe e piccole campiture cromatiche per dominare la materia con interventi plastici in una rinnovata ricerca concettuale per una nuova immagine d’arte della new Pop Art.
Elena Mariani – Bari – Una nuova dimensione spaziale in libere trame astratte si apre alle improvvisazioni cromatiche nel brillante tonalismo in un’istintiva gestualità pittorica nella coniugazione, tra materia e fluidità, reale e fantasia del reale, verso un’evasione dello spirito, mentre la luminosità si espande oltre l’illusione ottica dello spazio immaginario nel fascino dell’infinito e nell’armonia universale per una nuova forma d’arte.
Erna Fossati – Trieste – Ballerine e donne della belle époque, primeggiano in un teatro di luci nell’atmosfera del Moulin Rouge, cogliendo il fascino del loro mistero, dove la pittura nei colori brillanti, rivela complesse implicazioni sentimentali e psicologiche “dell’universo donna” per una nuova immagine d’arte.
Gionata Di Lisa in arte Jonny Jo – Modena – L’intensa creatività regolata da una forza emozionale, rispecchia nelle componenti informali ed astratte che rivelano una libera gestualità pittorica espressionista nella pulsione del sentimento, dove appare nel turbinio dei colori dai forti contrasti cromatici che percorrono sottili vibrazioni d’animo in una fuga dei pensieri per una nuova modalità d’arte.
Fio – Un fascinoso travisamento del reale e del paesaggio, trova rispondenza nella dimensione pittorica dell’artista Fio, dove l’impulso gestuale si integra con una sentita compartecipazione dell’armonia universale in energia e vitalità. Brillanti tonalità si incontrano e si fondono nei flussi e vortici di colore, mentre la luminosità incanta nel sogno, coinvolgendo l’aspetto fantastico, ma direi spirituale in pura poesia per una nuova visione d’arte.
Giustino De Santis – Roma – L’elemento di rinnovamento, una spinta verso l’unità della cultura nell’unità dell’individuo, si svela nelle visioni che evidenziano una costruzione e decostruzione delle immagini, tra linee che modulano forme e luce verso un’unità concettuale, sommando diversi e persino differenti orientamenti, appunto, dal linguaggio moderno all’attuale nella ricerca di inedite forme espressive. Così, la straordinaria fusione, tra arte e scienza è narrata, attraverso un autentico linguaggio pittorico, mediante una personale interpretazione espressiva che sublima l’arte, verso un logos ideale di emozioni nella tensione determinata, tra l’indicibile della dimensione dello spirito e la realtà materiale con una partecipazione surreale ed astratta per un nuovo filone d’arte.
Enzo Piatto – Casaluce (Caserta) Nei dipinti l’universo pittorico, tra brillanti tonalità, esalta immagini in simboli, mentre percorre la poetica surreale e metafisica con preziosismi classici, attraverso una lettura interpretativa finissima nella concettualizzazione dell’immagine. Nella ricerca, quindi, di una dimensione, quasi atemporale ed analitica nella sospensione dei dati figurali, la narrazione concettuale e freudiana si rivela nel “profondo delle cose” per un nuovo linguaggio d’arte.
Domenico Ciciriello – Porto Mantovano – Un mondo antico e nostalgico si apre al nostro sguardo con un realismo che diviene, quasi magico nella sospensione del tempo e nel segreto delle cose, mentre piani a scacchiera in fuga prospettica percorrono una scenografia metafisica, dove il quotidiano diviene rivelazione in una scenografia trasognata che appartiene alla realtà interiore nella ricerca di un paesaggio nascosto nell’alchimia fantastica per un nuovo stile d’arte.
Giovanni Augusto Pettinà – Isola Vicentina – Vicenza – Un meditato lavoro di ricerca distingue la produzione scultorea, dove la sapiente armonia interpreta un simbolismo formale che supera il concetto del modernismo e del contemporaneo nella potenza espressiva per un’ inedita idea d’arte, dove la figura rivela la condizione umana negli aspetti psicologici e formalistici, mentre il modellato prende vita nello spazio, cogliendo le sfumature di suggestioni ed emozioni nel fascino dell’armonia.
Domenico Cialone – Roma – Il segno costruisce il reale, attraverso un’abilità magistrale nella forma e nel colore con l’assemblaggio ligneo che si staglia dal biancore dello sfondo. Così, le raffigurazioni rivelano la concettualizzazione dell’immagine nella fuga dei pensieri nella coniugazione, tra il reale e l’astratto per racchiudere “nell’abbraccio” un ricordo che nel tempo si fa sogno, mentre la materia lignea che ha una storia secolare, rende la visione atemporale e metafisica nel caldo colore del legno per una nuova ricerca d’arte.
Santo Lavorato – Lungro (Cosenza) – Il brillante cromatismo, carico di sfumature tonali in luminosità, esprime in forma concettuale nella modulazione ritmica e lirica del segno immagini allusive e simboliche, rivelando l’essenza metafisica delle cose, tra razionalità e pulsione del sentimento. Così, l’indagine pittorica si abbandona all’inconscio, mentre le visioni oniriche rivelano un valore evocativo in immagini di un sogno lirico per un inedito filone d’arte.
Chiara Pala De Murtas – Roma – La linea si modula morbidamente sui contorni della raffigurazione, mentre le movenze di evocazione matissiana, accentuano l’aspetto simbolico della forma che si staglia nettamente dallo sfondo nero e corrisponde al movimento psicologico della rappresentazione, dove il colore è legato ad un parallelismo espressivo costante. Così, il linguaggio cromatico pervade la visione, indicando concettualmente il grado di trasmissione dei sentimenti e pensieri per una nuova modalità d’arte.
Fabio Leone (1969) Milano – La sua peculiarità artistica percorre la Pop Art americana con una modalità pittorica intensamente espressiva e comunicativa nei volti, che richiamano star del cinema internazionale e miti del passato, mentre l’abile capacità esecutiva esalta la creazione delle raffigurazioni nel dinamico puntinismo di colori che si incontrano e si sovrappongono con esplosioni cromatiche, cogliendo l’aspetto psicologico e caratteriale dei personaggi della memoria per un’ inedita ricerca d’arte.
Giuseppe Saccomani – Venezia – La modulazione delle linee e l’incanto dei colori intensi, intrecciano una trama onirica, tra il reale e l’immaginario, dove le visioni appaiono sospese in una dimensione dinamica, mentre una nuova geometria si fonde con l’analisi concettuale in un lirico, quanto, libero spazio che trascende il tempo per un nuovo filone d’arte.
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino – La sua ricerca espressiva supera la figurazione ed i dettami accademici per esplorare il mondo inesauribile del colore e comporre uno spazio astratto ed immaginario nelle tracce della memoria, filtrando la realtà per ricondurla all’essenza dell’emozione. Così, nell’uso sapiente del brillante cromatismo, tra trasparenze, velature e punti luce, appare il meraviglioso in un equilibrio compositivo in totale armonia, tra improvvisazioni psichiche e liriche per un nuovo concetto d’arte.
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino – Il simbolismo espressionista esalta il suo dettato plastico, evidenziando nella figura umana risultanze classiche per ricondurle ad un sentimento che supera la contemporaneità nella dialettica, tra pieno e vuoto in un movimento fisico e psichico per cogliere le sfumature delle emozioni ed imprimere un moto vitale alle sue creazioni nel libero e sconfinato spazio del pensiero per un nuovo lessico d’arte.
Maria Giammarresi – Terrasini – Palermo – La rivelazione metafisica e l’alchimia cromatica evidenzia l’aspetto psicologico della figura umana che percorre l’immaginario dell’inconscio collettivo, mentre il forte quoziente simbolico allude ai significati esistenziali nel reale, sublimato dal sogno. Così, le magiche visioni surreali appaiono in ritmica e lirica musicalità, svelando la magia del “Circo”, quel mondo idealistico dal fascino onirico per un inedito stile d’arte.
Angelo De Maio – Roma – La ricerca pittorica della Roma barocca, si rivela nell’esaltazione fantastica della Pop Art, sempre con nuovi dati figurali che inserisce in una rinnovata espressione cromatica e formale nella brillantezza dei colori e nella coniugazione, tra il reale e l’immaginario, dando luogo a favolose interpretazioni nella varietà delle gamme cromatiche per un nuovo linguaggio d’arte.
Angela Stella – Aci Castello – Catania – La dialettica si snoda, tra luce ed oscurità, tra l’impressione visiva e l’introspezione della dimensione interiore, interpretando l’armonia formale nel travisamento di un sogno, mentre l’immagine svela barlumi di linee e segni nel simbolismo dei colori che si accendono e si trasformano nell’incanto di un’emozione per una nuova modalità d’arte.
Stefano D’Acunto – Buccino – Salerno – Nel trascorrere delle ombre e luci, l’atmosfera si fa raccolta nel sogno, in cui aleggia musica, dove l’essenza del Caravaggio, manifesta una rappresentazione scenica, senza enfasi, ma colta nella quotidianità, mentre un raggio soffuso illumina il sorriso di un putto che appare nella densità delle ombre con un’intensa funzione espressiva per una rinnovata idea d’arte.
Rosa Mininni – Vallecrosia – Imperia – La natura con la sua meraviglia insita nel germogliare della sua atavica bellezza, svela le armonie universali, dove ci incanta la solare luminosità che si irradia con i tramonti fiammeggianti nei luoghi dell’infinito. Così, l’immediata e spontanea gestualità pittorica elabora libere trame informali in morbide velature di luce e colore, oltre la dimensione reale nella rivelazione di una nuova concezione astratta dello spazio immaginario per un’inedita ricerca d’arte.
Michele Robucci – Campodolcino – Sondrio – La naturale modalità esecutiva, rivolta all’evocazione francese dell’an plain air, rende le visioni atmosferiche nel trascorrere della luce e delle stagioni, mentre le ariose vedute ci aprono una lirica fantasia pittorica, tra squisite morbidezze cromatiche, che vive del magico respiro dell’aria nei riflessi speculari dell’acqua, cogliendo barlumi di nostalgica bellezza autunnale nel reale che si fa sogno per una rinnovata idea d’arte.
Daniela Bussolino – Castello di Annone – Asti – L’immagine si fa memoria, carica di quel magico senso allusivo che si colora di una tavolozza fantastica, mentre la narrazione segue un utopico viaggio chagalliano, dove simbolo ed emozione percorrono forme e colori che fluiscono in un sogno sospeso nel tempo per cogliere il tutto, che si armonizza nel mistero dell’irreale per una nuova ricerca d’arte.
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa – Il carattere costante della modalità creativa è la trasfigurazione onirica di luoghi ed orizzonti di infinito, per divenire un racconto interiore nella contemplazione della vita nella sua essenza. Simboli e figure, quindi, inseguono immagini di spiritualità, mentre trascendenza e fantasia si integrano nella sublime poetica pittorica, rivelando l’abile capacità raffigurativa dei misteri esistenziali per un’inedita espressione d’arte.
Artemio Ceresa – Piacenza – Il colore digradante sino all’evanescenza, vive l’alchimia cromatica nelle trasparenze, velature e nei trapassi di luce in un’ambientazione dal fascino irreale, dove frammenti di immagini sono sospesi, tra valori soffusi con l’eco di un’atmosfera metafisica e surreale per dissolvere la visione nell’essenza del pensiero che si fa emozione di infinito per un nuovo linguaggio d’arte.
Bruno Mascheroni – Vimercate – Monza – Una meta ideale su cui puntare: Arianna nel chiaror della notte, afferra la luna per un viaggio siderale. Così, tra Avanguardia e tradizione, geometria e fantasia, la narrazione pittorica percorre la poetica dell’irreale, dove l’immagine si fa visionaria nello spazio illimitato della memoria per svelare l’abbandono ad un sogno chagalliano e l’invisibile del mistero per una nuova modalità d’arte.
Rodolfo Savoia – Bologna – Un prezioso colorismo dai toni terrosi sfuma e si accende di una calda luminosità, dove la tensione verso la dimensione astratta non distoglie l’immagine che resta naturalistica, cioè legata alla forza del reale. Nella trasfigurazione della “schiuma gialla” che si dissolve nella sua essenza, l’oggetto si tramuta in pura luce con una vibrazione cromatica che diviene il tramite di uno stato d’animo nell’emozione, per superare il naturalismo astratto con un nuovo concetto d’arte.
Natalia Repina – Bologna – L’ispirazione an plain air nasce spontanea nell’apparizione delle armonie naturali, componendo con lievità ed innegabile abilità esecutiva in libera gestualità pittorica ariose vedute che nella padronanza formale ed espressiva, si aprono nell’incanto della luce. Così, verdi giardini, delicati fiori e graziose bambole, rimembrano antiche memorie di una poesia che si fa nostalgico sogno, interpretando nella pienezza dei sentimenti un mondo evocativo per una rinnovata idea d’arte.
Dominique Florence Bieger – Legnano – Milano – Una straordinaria capacità raffigurativa nelle sottili allusioni simboliche e nell’eleganza lineare, appare nel bianco volto, quasi etereo della geisha, dove traspare la raffinatezza e la lievità del cromatismo in un’immagine dal tono orientale. Nel minuzioso accostamento, tra i piccoli tasselli vitrei, il mosaico rende la visione in magica luminosità con un ritmo compositivo, dettato dalla compartecipazione emotiva per un’inedita modalità d’arte.
Marco Baruzzo – Stenico (TN) – Una straordinaria sintesi di forma e colore nel dinamismo visivo percorre una dimensione astratta naturalistica ed immaginaria con un’intensa qualità cromatica, mentre le immagini cariche di simbologie, appaiono con una tensione lirica nell’antica luminosità. Così, l’apparizione di una raffinata trama del colore, in un tessuto fluido e, sempre variegato nei segni in un ritmo elegante di forme e colori esalta la pasta cromatica che prende vita e cela i misteri dell’esistenza per un nuovo linguaggio d’arte.
Barbara Guidi – Bardolino – Verona – La donna in rosso rivolge il suo sguardo all’orizzonte che s’allontana, tra i riflessi speculari dell’acqua, risalendo la china d’una nostalgica fantasia che si fa sogno. Così, l’immagine coglie l’armonia in bellezza in un sfuggente momento per trasportarla impercettibilmente in una dimensione ideale. Tra natura ed immaginazione, realtà e fantasia del reale scorre la libera gestualità pittorica, cogliendo nelle ariose vedute il mutare delle atmosfere, mentre la luce esce dalla fisicità dell’immagine in un’evasione dello spirito per un nuovo sogno con un‘inedita idea d’arte.
Lorenzo Quaini – Lodi – Un’ottima elaborazione grafica risalta negli intensi volti dal fascino surreale, mentre il classicismo formale impreziosisce il taglio fotografico dell’immagine che si staglia nello sfondo d’oro con motivi liberty nella dialettica del blu, percorrendo l’immaginario della Pop Art americana. Così, tra il reale e l’immaginario i personaggi ritratti negli effetti chiaroscurali, svelano gli aspetti formalistici e psicologici nei moti d’animo, per una nuova modalità d’arte.
Loria Orsato – Vicenza – Tra proposizione astratta ed una rappresentazione figurale, si snoda il percorso creativo nei vetri dipinti, sublimando forme e colori nello splendore e trasparenza del vetro, mentre il simbolismo espressivo prende vita nel brillante colorismo nell’alchimia cromatica, dal sacro al profano, in una totale armonia compositiva nell’autenticità di pezzi unici ed atemporali per un nuovo concetto d’arte.
Stefania Rabitti – La Spezia – L’orizzonte si colora di petali rosa, mentre mare e cielo si incontrano all’infinito. Le morbide e lievi pennellate impressioniste sfumano la luce, cogliendo barlumi di bellezza in armonia, dove la visione d’incanto diviene “la vie en rose” nella magica e sognante fantasia lirica per una nuova idea d’arte.
Mirella Raganato in arte RAMI – Montesano – Lecce – Gli intensi ritratti con sottofondi ed ombre nella morbidezza dei toni, svelano la preziosità di un’arte di antica fattura classica, mentre l’aspetto psicologico della donna, colta in naturali pose interpreta la poetica dell’immaginario, ricondotta ad un sentimento contemporaneo. Classicità ed espressione emozionale sublimano l’autentica trama pittorica, dove il simbolismo e la natura armonica si fondono con il sogno che si fa magica poesia per una nuova idea d’arte.
Patrick Pioppi – Soliera – Modena – L’immagine visionaria si fa sospesa e sogno surreale nel replay della memoria, mentre il gioco di penombre vela d’antico la luce di un ricordo nel riflesso dell’attimo perso, come specchio della sottile vibrazione d’animo per una nuova espressione d’arte.
Mariangela Mariani – Monza – Nelle lievi pennellate impressioniste, libere e spontanee, si scorge un senso della natura, una compartecipazione di sentimento, mentre il candore della neve rende sospese le vedute, tra l’umidore dell’aria. Nel silente clima di un realismo magico, aleggia il mistero vitalistico della natura nell’estrinsecazione di un proprio stato d’animo che si fa pura e nostalgica poesia per una nuova idea d’arte.
Maria Antonella Provaggi – Boissano – Savona – Nella sfuggente acquosità dell’acquarello, armonia e bellezza si fondono in una velatura luminosa che avvolge le ariose vedute. Sulla spiaggia deserta si respira il senso di una spazialità metafisica, oltre l’orizzonte del mare, mentre la barca solitaria appare nel chiarore della luce e nella dissolvenza del colore che diviene essenza d’emozione per una nuova ricerca d’arte.
Patrizia Mazzoli – Treviso – La peculiarità della ricerca pittorica, sublima il volto e la figura di donna nell’armonia classica con un’interpretazione autentica e personale nell’abile capacità raffigurativa di memorie e passioni, dove le ombre della sera nei tramonti accesi, risalgono la china d’una fantasia sognante nell’esaltazione luminosa di forme e colori, tra sguardi ed atteggiamenti in una comunicativa intensamente espressiva per un nuovo linguaggio d’arte.
Mariagrazia Algisi – Cantello – Varese – La qualità pittorica assume il valore di pietre preziose e ci rivela un mondo nuovo e di sogno, tra orizzonti accesi di una luce solare, dove l’albero surreale si decora di oniriche farfalle nell’armonia e nel fascino della magia. E’ uno spazio fantastico, in cui tutto si muove e prende vita nella fantasia creativa che nasce dai momenti vissuti e nella poetica dell’immaginario per una nuova modalità d’arte.
Jone Suardi – Abano Terme – Padova – La meraviglia appare nell’abile lavorazione del vetro, dove l’alchimia cromatica brilla nel suo splendore. Così, i colori di Venezia, rimandano ad un’antichissima tradizione artistica millenaria, mentre le gocce cromatiche delle sculture uniche ed autentiche, brillano di luce in colore per un nuovo filone d’arte.
Giuseppe Ferrari – fraz. Canale Pergine Vals. – Trento – Si apre un mondo ignoto davanti ai nostri occhi, mentre forme immaginarie fluttuano nel terso blu di un’infinita atmosfera. Tra geometria e realtà fantastica, natura ed immaginazione, limitato e sconfinato, scorre la pittura in lieve patina di colore nella ricerca di un sogno surreale e nell’incanto di una cosmica armonia, oltre lo spazio immaginario per un nuovo concetto d’arte.
Fabio Starace – Lecce – Nella dialettica del pieno e del vuoto in un movimento fisico e psichico, il biancore della pietra svela vitalità e potenzialità espressiva nelle sculture, dove l’onirico diviene fantastica creatività ed un’astrazione naturalistica nel lento ondeggiare del mare, racchiuso in una conchiglia per la ricerca immaginaria dell’armonia in bellezza in una nuova idea d’arte.
Giovanni Marchetta in arte Margiò – Policoro –Matera – Lo sguardo impenetrabile di Marlene Dietrich, si rivolge in una nuova Pop Art, dove colori in forme immaginarie nella dialettica chiaroscurale, si incontrano e sovrappongono in tridimensionalità del volto, mentre avanza il mito del passato nel fascino del mistero di una star del cinema per una nuova immagine d’arte.
Pino Zaccuri – Milano – Nel suggestivo racconto pittorico si svela un dialogo, tra l’uomo e l’universo in meditazione esistenziale, attraverso la ricerca di nuovi dati figurali che vivono l’energia cosmica in una nuova concezione dello spazio. Nella sublime visione della “Preghiera per la Pace – La danza dei 7 soli”, dedicata alla moglie Rodica Maria PLUMBAS, si percepisce una particolare sensibilità che affiora su linee e forme immaginarie, dove il brillante cromatismo, rivela un mondo luminoso ed interiore con espressioni inedite ed uniche nella coniugazione, tra materia e spirito, razionalità e pulsione sentimentale, oltre la realtà sensibile, verso la trascendenza per un nuovo linguaggio d’arte.
Connie Sciacca – Catania – Lo specchio della vita si riflette sulla maschera del volto di classica bellezza. Tra allusioni e desideri, immaginazione e realtà, scorre il racconto di onirica simbologia, mentre la visione di donna appare nel fascino irreale che sospende il sogno nell’attimo perso in un abbandono emozionale e dell’inconscio con una magica surrealtà per una nuova ricerca d’arte.
Franco Tagliati – Guastalla – Reggio Emilia – Il personaggio della commedia rivive nell’onirico, mentre s’innalza come giocoliere verso l’alto, dove irrompe la fantasia espressionista nella creatività. Così, la poetica dell’immaginario sublima un viaggio siderale in una scenografia visionaria e nell’alchimia cromatica con un forte quoziente simbolico nella trasmissione di sentimenti per un nuovo concetto d’arte.
Graziella Paletta – My Star – Alessandria – Un’immagine con la preziosità dei gioielli, svelando un “mondo di donna” che esiste nella varietà dei momenti vissuti, mette in risalto lo splendore del gioiello che accarezza le delicate mani come “ali in libertà” nell’Arte e nel design, dove il gioco chiaroscurale nelle penombre e nello sfumato, rende morbida ed eterea la visione ideale di bellezza per una nuova modalità d’arte.
Graziella Paletta – My Star – Libera da influssi dell’arte orafa contemporanea, i raffinati gioielli si armonizzano con il fascino di donna e riflettono l’espressione grafica e pittorica dei dipinti nella costante ricerca di comporre uno stile unico ed innovativo nella realizzazione di oggetti preziosi, in cui gli opposti si attraggono in un “Bacio”, tra sole e luna che racchiudono l’abbraccio di stelle, mentre gli anelli di collegamento svelano una progressione celeste, tra il luccichio di brillantini nell’universo stellato per una nuova creazione d’arte.
Alessandro Pinato – Lonigo – Vicenza – E’ evidente il passaggio storico, attraverso un processo mentale nella poetica dell’immaginario, da accentuazioni cubiste in figure geometriche alla stilizzazione surreale matissiana, mentre l’immagine si carica di mistero nel vagheggiamento della realtà che si fa apparizione onirica per un nuovo linguaggio d’arte.
Marco Lanno – Magenta – Milano – L’elefante elevato come simbolo della forza irrompente di una natura libera e selvaggia, primeggia in uno sfondo di onirica astrazione con l’inserto del dripping in un dinamismo visivo e cromatico, mentre l’immagine si fa surreale nella dialettica, tra il fantastico ed il mondo naturale in una spettacolarità visionaria ed immaginaria per una nuova espressione d’arte.
Anna Boriello – Brugherio – MB – La veduta urbana si scompone e vela tracce della memoria, mentre il colore si abbandona a morbidezze e fluidità in una bianca luce avvolgente. Diverse emozioni e sfuggenti sensazioni si inseguono negli intensi blu, dove scorre il mistero che diviene nella libera gestualità pittorica sogno surreale nell’attimo perso di una lirica rimembranza per una nuova immagine d’arte.
Francesco Melpignano – Trento – La qualità pittorica è di fattura antica con preziosismi classici e fiamminghi, fatta di morbidezze di colore che si sfumano in modulazioni tonali, mentre la luce, scandita dal tempo della natura, determina un’unità spirituale. Una pittura, in cui il caldo cromatismo nella limpidezza dell’atmosfera, svela uno spessore psicologico in visioni trasfigurate dal sentire interiore, dove lo spettacolo delle armonie naturali diventano magia lirica per un nuovo linguaggio d’arte.
Talia Ferru – Alghero – Sassari – Le vedute marine dai tramonti accesi rivelano una fuga dei pensieri in libertà e la compartecipazione con le armonie naturali, tradotte con una spontanea gestualità pittorica in luce e colore. Così, i paesaggi ariosi si aprono ad un lirico sogno, dove le distese di cielo e mare si propagano nell’infinito dell’immaginario con un equilibrio intellettuale che scandisce i ritmi delle visioni che nascono da sottili mutamenti d’animo in simbiosi con l’afflato dell’universo per una nuova idea d’arte.
Marco Feci – Roma – Una pittura libera e gestuale nel dinamismo visivo che allude alla realtà visibile nell’emozionalità del colore per ricondurla all’astrazione informale nel guizzante gioco cromatico, dove i contrasti materici svelano suggestioni inconsce in action painting. La coniugazione, tra materia pittorica e fluidità del colore, tra il reale e l’immaginario determina visioni surreali, attraverso il simbolismo espressivo nei messaggi sottesi in un’energia vitale e cosmica nell’armonia universale per un nuovo filone d’arte.
Giuseppe Oliva – Vittoria – Ragusa – I riflessi speculari dell’acqua s’allontanano davanti al nostro sguardo, mentre l’immagine si presenta brillante e si astrae dalla realtà per divenire poetica dell’immaginario. Tra natura ed astrazione, realtà e fantasia del reale si snoda il percorso d’arte, dove la trama informale, spontanea e gestuale si carica di un vigore emozionale, in cui la materia cromatica diviene fluida e libera suggestioni nell’attimo colto nella luce, che modula un’energia cosmica come specchio dell’anima per un nuovo concetto d’arte.
Sanader Tihomir in arte Silenziopace – San Giovanni Rotondo – Foggia – La visione spirituale del Cristo che s’innalza nell’universo, irradia infinito amore, attraverso il simbolismo espressivo della luminosità per redimere con la sua Crocifissione l’umanità nella rinascita di una nuova vita alla luce della Verità con una nuova modalità d’arte.
Mauro Lorenzo Luigi Valentini – Ravenna – La gestualità libera e disinvolta si accompagna all’immediato getto del colore in dripping, creando una trama pittorica informale e dinamica che esterna moti dell’anima. L’emozionalità del colore, quindi, si fonde con il gioco guizzante del cromatismo, dove macchie fluenti in trasparenza, si sovrappongono nei trapassi di luce in un’interazione fantastica che si apre ad una fuga dei pensieri, attraverso l’analisi concettuale e l’abbandono all’inconscio nell’esaltazione del gesto pittorico libero ed istintivo nel simbolismo d’espressione per un nuovo stile d’arte.
Oriana Masucci – Roma – Nella rappresentazione della natura, ricca di misteriosi segnali e di vitalistiche linfe, il colore è l’elemento primario e sensitivo con un forte quoziente simbolico, dove la raffigurazione della donna affiora dalla corteccia lignea dell’ulivo che si illumina di luce dorata nel germogliare di un’atavica bellezza di madre natura, sorgente di vita nel puro atto della creazione per una nuova ricerca d’arte.
Formenti Antonella – Milano – Nella tradizione bizantina l’icona è lo specchio di rivelazione divina, dove la visione spirituale della “Madre di Dio Pimenovsakaia“, rappresenta “Colei che indica la via” nel “Figlio Gesù che è la Via, la Verità e la Vita“, mentre lo tiene in braccio indicandolo con la mano. Nasce così, il desiderio di raccoglimento dello spirito nella contemplazione della Madre di Dio in luce dorata, che rievoca quella divina, dove i colori nella simbologia cristiana rivelano le parole di Dio in essi impresse per elevare le nostre anime a pura spiritualità per una nuova e sempre eterna bellezza d’arte.
Cinpoesu Gabriel Florin – Bibbiena – Arezzo – La veduta marina si apre ad un’atmosfera rarefatta nella soffusa variazione di tono dei blu marini, tra i vapori dell’acqua, mentre i verdi brillanti della scogliera, si confondono nella luce di un ricordo. Così, la realtà diviene evanescente e s’allontana in un’apparizione metafisica, in cui il realismo magico cede il passo ad una sognante naturalezza in un totale equilibrio armonico, rimanendo attoniti dalla visione di un mistero nel sogno per una nuova immagine d’arte.
Emilio Gianni – Bellusco – Monza – La vetrata orienta il nostro sguardo all’orizzonte marino in un’emozione che colpisce per la limpidezza dell’aria nella trasfigurazione della luce e nello straniamento della realtà, mentre la contemplazione della natura si libera nel volo di un gabbiano, e vive sensazioni visive e sentimentali in una sospensione metafisica, in cui ci accarezza l’illusione di un sogno che si trasforma in vita per una nuova modalità d’arte.
Marina Denti – Treviso – Un’ignota spazialità si dilata in una scenografia surreale in Pop Art, tra oniriche geometrie e linee che fluttuano nell’infinito, attraverso accensioni emotive ed un’energia universale che sgorga dal dinamismo visivo nell’analisi concettuale. I ritmi incessanti di forme irreali, quindi, inseguono l’illusione dei sensi nell’emozionalità dell’inconscio per divenire allusione di un mistero cosmico che si fa dimensione palpitante e piena di vitalità per un nuovo filone d’arte.
Francesco Vattuone in arte Vattuo – La Spezia – Il giardino dai verdi variegati e brillanti, crea effetti suggestivi di luminosità che si riverberano nell’antico porticato con un sentimento romantico e sognante nella sospensione di un momento di incanto, riconoscendo una sensazione che va al di là della visione: essa lievita nell’animo e s’inoltra in un desiderio di evasione dalla realtà nel coinvolgimento di una rimembranza di apollinea armonia per un’inedita idea d’arte.
Salvatore Sardisco – Monsummano Terme – Pistoia – L’intensità espressiva e comunicativa distingue la ricerca pittorica, volta ad interpretare i significati esistenziali nei volti, che raccontano sfumature psicologiche ed aspetti formalistici per ricondurre la pittura di antica fattura ad un’immersione classica e barocca con abile capacità figurativa e coloristica. Sguardi, atteggiamenti e pose, quindi, danno concretezza nel coinvolgimento della luminosità, tra i valori soffusi a sentimenti personali, tra passioni e memorie per dare spessore psicologico ai ritratti e fermare pensieri e stati d’animo nella luce degli occhi per nuovo linguaggio d’arte.
Clara Ghelli – Bologna – La ricerca di nuovi dati figurali in una singolare concezione della dimensione fantastica, caratterizza e distingue la narrazione creativa, dove l’incanto dei colori brillanti ci apre l’immaginario dell’inconscio collettivo con vigore espressivo di un mondo favolistico, sublimato, tra il surreale e la Pop Art. Nelle immagini di sogno, quindi, risalta un senso scenografico, un dinamismo visivo e psichico che nasce dall’io freudiano per rendere l’apparizione onirica in magica spettacolarità per un nuovo filone d’arte.
Claudia Crestani – Lonigo – Vicenza – L’armonico costrutto compositivo di base geometrica, svela nei trapassi di luce una trasparenza in magico lirismo, attraverso sovrapposizioni, tra valori suffusi e tonali, nel cui cuore dell’immagine, emerge la raffigurazione degli amanti in una trasognata metamorfosi del reale con una sensazione di una visione, che via via perde le sue connotazioni fisiche per divenire traccia di un sogno, mentre l’espressione materica e cromatica si raffina nella morbidezza e nella fluidità in un alito di luce per un’inedita idea d’arte.
Bruno Zaffanella – Viadana – Mantova – Il reticolo pittorico costruisce ritmi onirici di linee spezzate che si intersecano, creando, sempre una nuova spazialità astratta in Pop Art con trame compositive, tra spazi vuoti che determinano infinite soluzioni immaginarie in un intreccio geometrico, oltre la concettualizzazione dell’immagine per un nuovo stile d’arte.
Mirna Bisulli – Cesena – Un’esaltazione fantastica di tono espressionistico si svela nel fascino dell’irreale, mentre la linea materica si eleva in leggerezza nella decantazione cromatica che si raffina in pura luminosità solare, percorrendo la dimensione interiore, verso un’armoniosa trascendenza dell’immagine per sublimarla in un’emozione che si riverbera nella luce del sentimento per nuovo linguaggio d’arte.
Laura Benaglia Nones – Bolzano – Il paesaggio arioso si apre all’orizzonte in un’atmosfera di indefinita realtà nella trasfigurazione della luce, che si dilata sulle cose e si stempera nella visione trasognata, dove una “giovane anziana” muove, simbolicamente l’altalena della vita con una provocazione di risonanza visiva in un’alternanza di momenti vissuti, tra passato e presente nel mistero dell’esistenza per un nuovo concetto d’arte.
Elena Borboni – Brescia – In libera gestualità pittorica, il soffio d’aria smuove petali colorati in un’ambientazione dal fascino astratto nel turbinio di un intenso cromatismo che si dissolve in un’atmosfera nebulosa, mentre la tensione verso un mondo lirico e fantastico è coinvolgente, dove la surreale scenografia sublima l’immagine in un sogno per un nuovo filone d’arte.
Graziano Baster – Feltre – Il paesaggio innevato vive il riflesso di una soffusa luminosità crepuscolare, che indora i tetti delle case in veduta sintetica, mentre morbide pennellate impressioniste in spontanea immediatezza di colore, si posano con toni terrosi sul paesaggio per rendere la visione lirica di antica tradizione veneta nella nostalgica lontananza sospesa in una sognante poesia per un’inedita idea d’arte.
Eugenio Bonaldo – Azzano Decimo – Pordenone – I colori di Venezia si fondono nelle ombre della sera in una fantasia chagalliana, sospesa nell’immaginario, tra i riflessi che si riverberano nell’acqua e si accendono di mille bagliori, dove il mondo visibile diviene evocativo nella rivelazione e nell’arcano della notte, soavemente allusiva e magica nel racconto di sogno per una nuova modalità d’arte.
Raffaella Capannolo – Roma – Al di là della collina, l’orizzonte arioso si apre ad una lirica visione sognante in una raffinata armonia tonale nella trasparenza delle cromie, che nell’umidore dell’aria si dissolvono in un’atmosfera evanescente, mentre la pittura esce dalla rappresentazione naturale delle primule per divenire evasione dello spirito in simbiosi con l’afflato dell’universo per un’inedita idea d’arte.
Tina Bruno – Trinitapoli – Foggia – Un tocco morbido trasfigura con timbro lirico la natura in un’effusione di sentimento, tra ampie distese di cielo e terra in fiore, dove la pittura estemporanea e pura, determina un’unità dell’atmosfera nella luce, che in calibrata armonizzazione dei colori, rende la veduta sospesa nel sogno di primavera con un fenomeno che non è soltanto di bellezza estetica, ma dimensione interiore in libertà di spirito per un’inedita idea d’arte.
Nicoletta Rustici e Grazia Simoncelli di Cioccolato Creativo – Un’abile preparazione grafica traspare nei personaggi picassiani rivisitati e plasmati nella qualità materica del cioccolato, mentre prendono vita nei colori pastosi e brillanti, patinati d’antico, dove i trapassi delle tonalità sono netti nel segno, indicando nella pittura un forte quoziente simbolico nel vigore emozionale del colore, tra peculiari valori espressivi per una nuova modalità d’arte.
Giselle Treccarichi – Cesarò – Messina – Nell’autentica e singolare tecnica iperrealista, le imponenti montagne innevate fanno da sfondo all’orizzonte che sublima il cielo terso nella lirica trasognata realtà, mentre la visione s’illumina di una bianca luce che bagna il manto vellutato del nero cavallo, simbolo di forza istintuale e naturale in libertà per una nuova immagine d’arte.
Laura Respiggi – Torino – La veduta collinare si apre all’incanto, tra i grigi fumosi del cielo di una giornata uggiosa nei verdi variegati della natura, dove singolari alberi si stagliano nel paesaggio e nel gioco dei chiaroscuri delle verdi fronde, svelando un silente clima di un realismo magico e metafisico per trasfondere il riflesso di una percezione che non è soltanto visiva, ma allusiva e simbolica in un trasporto mutevole di introspezione di emozioni per un nuovo concetto d’arte.
Walter Dallabrida – Levico – Trento – L’incanto si stende nella luce e nell’intensità del cromatismo che traduce con spontanea immediatezza il vigore espressivo e simbolico del colore, che s’accende di una voluttà nello svelamento di un mondo interiore, mentre si unisce ai più sottili mutamenti dell’anima, dove la bianca casa nella via del ritorno, diviene una sospirata avventura magica di una visione evocativa e fantastica per una nuova idea d’arte.
Claudio Barbugli – Firenze – La straordinaria capacità esecutiva di costruire con il colore nelle sue rapide colpeggiature cromatiche e fluidità il senso della forma astratta, emerge nell’alternanza di oniriche geometrie in un dinamismo visivo ritmico e lirico che nell’emozionalità del colore sconfina nell’immaginario per un nuovo linguaggio d’arte.
Enrico Barsi – Piacenza – Le basi espressive manifestano con singolare autenticità l’evocazione classica nell’antico impianto scenografico, tra architetture metafisiche in soffusa luminosità, dove l’onirico paesaggio esalta il simbolismo ed il surreale con una lettura allusiva, sublimata dal messaggio struggente ed introspettivo dell’autore nello svelamento di un logos ideale di emozioni, scritte in pittura per una nuova modalità d’arte.
Stefano Balzano – Barletta – Pensieri e parole si liberano in forme e colori nell’action painting, mentre l’azione gestuale coincide con la rappresentazione astratta. E’ un mondo nuovo e sconosciuto che si apre al nostro sguardo con un’energia dinamica e vitale, che percorre la complessa trama pittorica nei rossi brillanti ed intensi, dove sprazzi di colore nell’alchimia del cromatismo, seguono l’immaginario sublimato da improvvisazioni emozionali dell’io freudiano per un’abbandono al sogno, oltre lo spazio ed il tempo di un’irreale realtà per un nuovo filone d’arte.
Marialucia Ciraci – Ceglie Messapica – Brindisi – Pervasa da un candore compositivo con un’alta sintesi di valore nell’espressione simbolica, la delicata maternità s’innalza verso una dimensione mistica nell’atmosfera chagalliana, raccolta nel sogno di un rosso tramonto, mentre il Bimbo è protetto dall’amorevole abbraccio materno, che invita alla contemplazione dell’eterna scena della nascita del Redentore per un’antica e sempre nuova bellezza spirituale.
Roberto Budicin – Trieste – L’orizzonte in laguna si accende di luce solare nelle scioltezze del colore, che si dissolvono nei riflessi azzurri in trasparenza dell’acqua per sublimare una risonanza emozionale, tra cielo e terra, dove l’arioso paesaggio s’inoltra nelle meraviglie naturali con morbidezze impressioniste nella motilità intrinseca della veduta, mentre il bianco cavallo si ristora nel fresco di acque calme in un’aura silente nella rivelazione di un sogno per una nuova ricerca d’arte.
Paola Meloni – Roma – L’incanto della natura affiora in un verismo descrittivo nelle infinite suggestioni del colore in limpidezza nel fondo marino, che s’illumina di riflessi solari nella trasparenza dell’acqua, mentre scorrono i colori sgargianti del mare negli interni della barriera corallina, un mondo di fascino animato da pesci tropicali che ravvivano la profondità, divenendo stupore di uno scrigno segreto da svelare per un’inedita idea d’arte.
Adriano Baldi – Livorno – Una dimensione diversa approda ad una nuova spazialità imprevista, dove le esplosioni cromatiche seguono la spatola che segna ed incide le accese tonalità dei gialli e rossi, intervallati da schegge di nero, che rendono la visione kandiskiana e palpitante di un’energia cosmica, mentre si libera nel brillante colorismo in un dinamismo visivo astratto e simbolico nell’espressione ritmica del colore, che si fa vitale, sempre in una nuova emozione per un’inedita modalità d’arte.
Martina Tauro – Cesarolo – Venezia – Un’abile e perfetta scansione grafica, esalta le raffigurazioni e personaggi della memoria in scenari sublimati dalla surreale creatività, dove il senso del cromatismo in luce, primeggia nell’espressività formale che armonizza un mondo onirico, mentre la meravigliosa scenografia percorre le vie dell’immaginario negli spazi infiniti di una sognante e sinfonica fantasia per un’inedita idea d’arte.
Alessia Casellato – Milano – La natura si presenta al nostro sguardo con la fragranza di una percezione sensoriale nell’essenzialità della forma, dove l’albero all’orizzonte rompe il silenzio del giorno per divenire incanto di rivelazione nell’atavico dialogo con la natura, tra cielo e terra che si armonizzano in un’unità concettuale nelle ampie campiture di colore e nella calibrata coniugazione, tra ordine razionale e fantasia nel valore simbolico del linguaggio cromatico, che svela la metafisica delle cose in un realismo magico e sognante per un nuovo stile d’arte.
Giuliana Capocchia – Mantignana – Perugia – Il racconto pittorico si veste di un vigore espressivo nell’intensità cromatica e nell’armonia formale di tradizione classica, pervasa da una soffusa luminosità negli effetti chiaroscurali, che si modula sulle forme, mentre il pathos percorre nella narrazione figurativa, esplorando significati esistenziali nello studio di atteggiamenti e sguardi nell’abbraccio del “Figliol Prodigo” per sfidare i tempi odierni nei valori della vita per una nuova modalità d’arte.
Manlio Allegri – Vinci – Firenze – Una dinamica emozionalità ricrea armonie inedite in costante progressione nelle liriche suggestioni cromatiche, tra il reale e l’immaginario, dove il brillante e guizzante colorismo rende magica la visione astratta, sublimata dalla luce in trasparenza nel supporto materico del plexiglass per svelare lo splendore nel simbolismo espressivo per un inedito filone d’arte.
Maurizio Bellucci – Piombino – Livorno – L’autentica gestualità pittorica, sempre nuova ed immediata, ci apre una nuova dimensione naturalistica nel fascino dell’irreale, dove gli inserti materici nei colori di pietre minerali, seguono nell’alchimia del brillante cromatismo il dinamismo visivo e l’energia cosmica nel costrutto armonico, svincolato da forme precostituite per svelare il sogno nei segreti meandri dell’inconscio per un inedito linguaggio d’arte.
Paolo Bondi – Livorno – La certosina creazione lignea della “Lira”, colpisce per la sintesi formale rigorosamente espressa nel caldo colore del legno, dove i motivi decorativi legati all’Art Noveau di provenienza viennese, rendono l’opera d’arte un’insieme armonico nell’eleganza formale e nella coniugazione, tra antica tradizione ed innovazione tecnico-espressiva nella raffinatezza esecutiva per un’inedita idea d’arte.
Jenny Polino – Milano – Al chiaror della luna, la notte si colora di sogno, mentre il gatto e la bambina si cullano nei desideri di un mondo favolistico che incanta l’animo nel paesaggio in luce, sospeso nella magica poetica surreale e nella rivelazione di una fantastica emozione per una nuova immagine d’arte.
Sabina Sartori – Gragnano Trebbiense – Piacenza – Il campo di grano indora il paesaggio che si dilata verso l’orizzonte, dove il trascorrere della luce rende sconfinate le limpide distese di cielo, mentre il volto della natura si veste di un’armonia universale nel gesto pittorico libero e spontaneo per rivelare il giorno nella lirica luce di sogno per un’inedita idea d’arte.
Gabriella Rossi – Roma – Nell’elaborazione dell’antica tecnica dell’affresco, la materia pittorica si raffina e delinea con sapiente maestria e delicato lirismo il volto, squisitamente femminile, attraverso un chiarismo barocco, mentre la madreperlacea luminosità rende morbida ed evanescente l’incarnato nella sua armoniosa bellezza, svelando un dolce idillio per una nuova modalità d’arte.
Massimo Piro – Gallipoli – Nell’indefinita atmosfera veneziana, tra squisite morbidezze impressioniste in fluidità del colore nei valori soffusi di luce, traspare l’incanto di donna in un’aura sognante in pura liricità, dove un senso di mistero aleggia nell’umidore dell’aria, mentre il fascino della maschera cela un arcano da svelare per un nuovo linguaggio d’arte.
Aldo Perosino – Castagnito – Cuneo – L’esaltazione del vero nella sentita rappresentazione pittorica, nasce dalla profondità dello sguardo con una particolare intensità d’espressione nel volto della donna magrebina, mentre stupisce per l’incanto della sua naturale bellezza in una visione che proviene da una personale propensione artistica, dove il fascino diviene realtà con respiro vivificante nella luce dei suoi occhi per un’inedita modalità d’arte.
Laura Lattanzi – Macerata – Nell’antica suggestione delle ombre cinesi e nel disvelamento della forma-luce, si staglia il suonatore di flauto in un tramonto fiammeggiante, mentre la linea si modula morbidamente sui contorni delle figure in una dimensione di armonia ideale che sconfina nell’immaginario, dove il simbolismo del colore determina un’espressività interiore che esalta l’immagine in controluce in una visione sognante con una nuova risonanza surreale per un’inedita idea d’arte.
Fulvia Latini in arte Liberum Papiliomen – Reano – Torino – I grandi occhi dell’anima si specchiano nella propria dimora esistenziale, mentre la pittura è intensamente introspettiva, legata ad una corrispondenza simbolica costante nell’espressione formale picassiana, dove il vigore cromatico pervade l’immagine visionaria, indicando una trasmissione di sentimenti che si liberano nei pensieri per una nuova ricerca d’arte.
Marcella D’Amico – Loreto – Al di là della staccionata, il giardino rinverdisce la memoria di fresche giornate primaverili, dove la fragranza dei fiori di campo, si accompagna ad una libera evasione dello spirito, mentre l’abile esecuzione della tecnica esalta la materia di iuta che si integra con la colorata fantasia creativa che sublima l’immagine. Tra natura ed immaginazione, realtà ed astrazione del reale, quindi, la visione onirica si fa tramite di emozioni nei più sottili mutamenti d’animo per un nuovo stile d’arte.
Giovanni Teresi – Marsala -Trapani – In un’atmosfera vangoghiana, la narrazione figurativa coglie momenti di vita quotidiana nella raccolta delle arance, dove il simbolismo pittorico rivela memorie in un’introspezione emotiva. Tra segno e colore, quindi, si snoda un linguaggio cromatico che traduce la poesia delle cose semplici per ricondurre l’immagine ad un’armoniosa conciliazione nel ricordo che diviene un magico realismo per un‘inedita idea d’arte.
Salvatore Privitera – Misterbianco – Catania – Nella natura morta, si coglie una trasfigurazione, quasi una decantazione della materia nella dialettica del bianco e del nero, tra i grigi sfumati, che determina l’illusione ottica di una presenza ed assenza dei soggetti raffigurati, mentre la geometria di base, attraverso velature di colore, diviene trasparente in un’immagine che via via perde le connotazioni reali per apparire metafisica delle cose con un senso di mistero per un nuovo filone d’arte.
Margherita Casadei – Ravenna – Al chiaror di luna, la finestra si apre ad un sogno chagalliano della fanciulla che rimembra momenti di incanto, tra aspettative e voli dell’anima, mentre il gattino sonnecchia, soddisfatto, desideri di una notte magica per un’inedita immagine d’arte.
Thalita Tonon – Rapallo – Genova – La patina di caffè, rende antica la veduta veneziana, tra i riflessi speculari della laguna, in cui si respira un’aria liberty nel racconto di figurazione, cogliendo un’armonia di rimembranza nella sospensione del tempo, tradotta in naturale immediatezza, mentre una soffusa e calda luminosità, s’immerge nella fluidità e scioltezza del colore che diviene pregno di preziosismi cromatici in un’insolita scenografia dal sapore romantico e liricamente sognante nel ricordo delle proprie radici per una nuova modalità d’arte.
Domenico Francavilla – Carini – Palermo – Le fantastiche composizioni percorrono nell’immediatezza pittorica improvvisazioni formali e cromatiche, tra accenni dell’action painting per creare scenari spettacolari della natura, dove il paesaggio supera l’aspetto fenomenico del temporale, tra lampi e saette per liberare stati d’animo nella pura essenza d’emozione nel colore per un nuovo linguaggio d’arte.
Concetta Iaccarino – Chieti – La “Regina delle nevi” s’abbandona ad un libero volo nel vagheggiamento dell’irrealtà in un sogno archetipo, mentre il luccichio di stelle illumina l’armoniosa bellezza di donna, dove la visione, tra il fantastico e l’immaginario nella padronanza formale e coloristica, allude ad un’inconscia e surreale realtà che vive in un’atmosfera magica e sospesa nel tempo per un’inedita idea d’arte.
Mario Cianciotti – Santeramo in Colle – Bari – Nuove esplosioni cromatiche si aprono con sprazzi di un’argentea luminosità, svelando una spazialità imprevista nella notte di San Lorenzo, mentre le stelle cadenti richiamano il desiderio che affiora nella memoria nell’abbandono ad un sogno atteso, tra un tripudio di colori che generano vitalità ed energia cosmica per un inedito stile d’arte.
Matteo Fieno – Fossano – Cuneo – La ballerina nella sua delicata presenza, si china in un’armoniosa danza ed appare nella leggerezza del cromatismo, mentre il sentimento detta l’emozione del colore, che disciolto nell’acqua crea velature di luce, dove la macchia sfuggente affiora in una suggestione di lirica purezza per un’inedita ricerca d’arte.
Angelo Franzini – Milano – Nella notte di un cupo blu, aleggia un senso di mistero metafisico, mentre una calda e soffusa luminosità si espande su case e tetti in una veduta sintetica nelle penombre della città, dove un’aura silenziosa rende l’immagine in uno spazio arcano nell’incanto di una lirica rimembranza per un nuovo linguaggio d’arte.
Sandro Frinolli Puzzilli – Ladispoli – Roma – Un lungo viale alberato nel grigiore del cielo si veste d’oriente, tra il lento passare di figure esotiche, mentre la veduta è colta nella luminosità, attraverso l’abilità esecutiva dell’arte digitale, dove lo sguardo insegue l’apparire delle cose e persino il tocco dell’aria con un desiderio di libera evasione dello spirito nella dimensione di sogno per un‘inedita modalità d’arte.
Sandra Levaggi – Genova – Al di là della terrazza si apre l’orizzonte marino nei rosati tenui, tra calme acque, dove la luminosità rende la materia pittorica diafana con una spazialità dilatata nel coinvolgimento lirico, mentre gli ombrelloni spezzano il silenzio dell’aria per condurre i pensieri ad un sogno nella pacata armonia d’animo per un’inedita idea d’arte.
Elesabetta Conte – Venezia – Il volto intensamente espressivo di David Bowie si sdoppia in due immagini che personalizzano l’aspetto caratteriale del personaggio, mentre s’inoltrano nella sfera psicologica dell’immaginario collettivo per esternare con una finissima lettura simbolico-espressionista il vigore creativo e geniale di un mito della musica internazionale che tuttora emoziona nelle suggestioni della pop per un inedito linguaggio d’arte.
Pamela Stracci – Roma – Una pittura pregna di variegate e complesse implicazioni sentimentali, si proietta nel bacio materno per svelare la sfera affettiva in una rappresentazione figurativa che diviene visione interiore e fantastica, dove il brillante cromatismo insegue sulla concretezza dell’amore il racconto umano, dando significato all’emozione che sfida luoghi e tempi per un nuovo stile d’arte.
Alessandro Fioraso – San Mauro – Torino – Tra il reale e l’immaginario in una trasposizione simbolica della narrazione figurativa, aleggia nell’aria una musica di violino, mentre una donna attonita ascolta la melodia in una visione trasognata nella diafana apparizione dei dati figurali, riuscendo a coniugare mirabilmente la fuga onirica con una sorta di estrema lucidità intellettuale verso una dimensione surreale, tra sfuggenti suggestioni cromatiche ed intense sensazioni emozionali per un nuovo filone d’arte.
Jacqueline Magi – Montecatini Terme – Pistoia – Il paesaggio rivela un fascinoso travisamento della realtà in una nuova spazialità astratta nel notturno lunare, mentre una particolare conformazione d’animo s’immerge nell’ambiente, tra cielo e mare con due bianche vele in lontananza, svelando un cromatismo emozionale nel libero gesto pittorico espressionista, in cui la luce rappresenta il punto focale di una prospettiva illusoria che percorre l’immaginario dell’infinito, oltre l’orizzonte per una nuova modalità d’arte.
Ercole Facin – Casale Monfferrato – Alessandria – Nella spazio prende forma ed armoniosa bellezza la “Donna esotica”, mentre il caldo colore del legno si modula nella luminosità che scivola sulla superficie sinuosa, divenendo fantasia materica in un dinamismo visivo nell’intensità espressiva, tra simbolismo e realtà per un inedito filone d’arte.
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna – Il racconto espressivo percorre una dimensione interiore ed immaginaria nell’onirica creatività, dove l’energia cosmica libera la materia cromatica in un vortice dinamico e futurista, mentre il paesaggio si veste dell’alchimia surreale in una sospensione magica per stravolgere la connotazione percettiva del reale in forme fantastiche per un’inedita ricerca d’arte.
Marco Lombardo – Firenze – Una rigorosa norma di modalità pittorica conferisce alla composizione d’arte della natura morta un’unità armonica, in cui i soggetti affioranti dalla luce, si stagliano dallo sfondo terroso con particolari realistici che si modulano, tra penombre e morbidezze tonali caravaggesche nella calda e soffusa luminosità per un’inedita espressione d’arte.
Giovanni Greco – Catania – La realtà si rivela in una dimensione percettiva che ricrea armonie inedite, attraverso un dinamismo visivo dell’espressione pittorica che coniuga il reale con l’immaginario, luce ed oscurità, materia e fluidità in una continua tensione degli opposti, dove la corrispondenza dei concetti al linguaggio cromatico allude a simboli ed intuizioni nello svelamento di un’intensa emozionalità, dettata dal libero gesto pittorico nelle magiche formulazioni astratte per un nuovo filone d’arte.
Salvatore Cilio – Ragusa – Lo spazio si dilata, senza confini, mentre la materia in un costrutto geometrico, tra pieghe misteriose, diviene fluida e diafana nello svelamento dei dati figurali, dove la natura morta appare nell’essenzialità cubista, ma lievita nelle trasparenze cromatiche e nei trapassi di luminosità, in cui le sfumature del blu giottesco dominano l’immagine illusionisticamente irta di chiaroscuri e screziature nella metamorfosi del reale per rendere l’onirica visione, sensorialmente percepita, in libertà di spirito nel fermento psichico e nella vibrazione di luce per un nuovo linguaggio d’arte.
Carmela De Lucia – Napoli – Il movimento cromatico e di luce è insito nel racconto figurativo, dove il libero gesto pittorico nelle morbidezze impressioniste, rende vivacità alla rappresentazione di un lirico e romantico sogno che corrisponde all’esternazione psicologica della dimora esistenziale per un’inedita idea d’arte.
Pietro De Marco – Campobasso – La dimensione percettiva del mondo visibile è espressa nell’immediato gesto pittorico in un’astrazione lirica ed informale nel dinamismo cromatico che percorre un’intensa emozionalità, ricreando il reale con l’immaginario, attraverso armonie strutturali inedite, dove la brillantezza dei colori determina un’energia cosmica nell’alchimia cromatica e nelle sfuggenti sensazioni in pura luminosità di un fantastico arcobaleno per un inedito stile d’arte.
Lorenzo Ludi – La spezia – Un mondo personale emerge nell’immediatezza dei colori e nel riflesso delle emozioni, tra libere trame informali che inseguono un gioco armonico in un respiro di lirico sogno, dove i colori si amalgamano, attraverso rapide pennellate che lasciano trasparire la luminosità. Quella luce interiore che diviene esternazione, non solo di un elemento fisico, ma un anelito di libertà spirituale per un’inedita modalità d’arte.
Rosalba Mangione – Caltanissetta – L’orizzonte si apre ad un’ignota dimensione astratta di una nuova spazialità, dove un velo leggero di vapori accompagna la fuga dei pensieri verso la luminosità, oltre l’illusione ottica dello spazio, uscendo dalla fisicità dell’immagine, mentre tutto si trasfigura in armonia nel vortice di luce in lirica lontananza, in cui è “dolce naufragar in questo mare” di sfuggenti, ma intense sensazioni in magiche emozioni per un inedito linguaggio d’arte.
Enrica Mazzuchin – Udine – Gli effetti tonali nella morbidezza dello sfumato svelano il paesaggio atmosferico nell’immediatezza pittorica, intriso di luce che si espande nelle trepide vibrazioni emozionali in un travisamento della memoria, in cui l’immagine dal tono romantico si fa visionaria, ma non irreale, sempre carica di un’energia prorompente nell’atavica forza della natura per un’inedita espressione d’arte.
Giorgio Mascia – Venezia – Un’ottima preparazione grafica si evidenzia nei volti che ritraggono personaggi noti e della memoria, mentre la dialettica si snoda, tra l’impressione visiva e l’esternazione interiore che coglie l’aspetto caratteriale con l’immediatezza del tocco leggero e rapido nell’esecuzione divisionistica per evidenziare forme lievi e precise nel dinamismo interiore dell’immagine per un nuovo linguaggio d’arte.
Federica Marin – Udine – L’albero secolare si erge verso l’alto in cerca della luce nella vitalistica linfa in un’atmosfera chiara e trasparente, dove la rosea luminosità interpreta l’incanto, attraverso l’estrinsecazione di un sentire interiore della natura come immedesimazione dell’uomo nel suo universo, mentre la visione si rivela di lirica e sognante fantasia, cogliendo barlumi di magica bellezza per un’inedita idea d’arte.
Vittorio Marchesi – Dolo – Venezia – Il motivo floreale appare trasfigurato dalla calda luminosità, mentre i profili dei petali spiccano nella diafana bellezza della composizione, complessa di particolari nel verismo naturalistico, secondo un modulo di geometrica regolarità, dove la luce determina nell’immagine un’unità concettuale e spirituale in lirica memoria per un inedito stile d’arte.
Fabrizio Berti – Somma Lombardo – Varese – Nell’autentico timbro pittorico, la pennellata risulta spontanea con notevoli accentuazioni espressioniste nel realismo simbolico che interpreta vedute marine, coppia di innamorati, “omini in bicicletta”, in una sorta di racconto popolaresco con una visione introspettiva, mentre il quotidiano si rivela nella spiritualità di un linguaggio formale in silente meditazione per un nuovo filone d’arte.
Salvatore Gerbino – Caltagirone – Catania – L’immersione nell’ambiente è totale, dove il tot romantico si coniuga con la dimensione surreale, raccogliendo il gusto della terra naturale che incontra il cielo all’orizzonte solare mentre la fantasia ricrea bagliori e vibrazione di luce, accensioni improvvise, dove il paesaggio assume all’improvviso il suo aspetto di mistero nell’incanto, quasi irreale in un’apparizione lirica e sognante nell’emozione per un inedito linguaggio d’arte.
Maria Rita Onofri – Roma – Aleggia nel campo di grano un senso di lievità ed una dolce e pacata effusione del sentimento della natura, dove l’armonia compositiva del cromatismo unisce il senso con la ragione, la tangibilità realistica con l’idea astratta della forma che si dissolve nelle spontanee pennellate gestuali, tra velature e trapassi di luce nel coinvolgimento introspettivo che conduce in un soffio ad una sognante lontananza, mentre si fa pura poesia per una nuova modalità d’arte.
Lorella Pubblici – Firenze – Il volto di donna, delicatamente immersa nella rigogliosa vegetazione dai verdi variegati, appare come purissima incarnazione di un’eburnea ninfa in forme preziosamente elaborate, dove l’imponderabile ed armoniosa bellezza provoca l’incantamento dell’animo in una visione onirica che simbolicamente affiora, tra le armonie naturali nel profondo mistero della vita per un’inedita idea d’arte.
Marisa Milan – Cesarolo di San Michele al Tagliamento – Venezia – Una lirica spiritualità sublima la complessa trama pittorica, nella quale convergono accentuazioni della neo-figurazione di ascendenza espressionista alle suggestioni materiche in libere trame informali, mentre risalta un dinamismo visivo che si sviluppa progressivamente nel magma cromatico, in cui fluisce come limpida sorgente d’acqua il pathos dell’emozione che si libera nel colore per una nuova modalità d’arte.
Loredana Giannuzzi – Roma – Il colore trasfigurato in poesia nella freschezza fenomenica rivela bagliori e voluttà veneziane, dove la tipica gondola ondeggia in laguna, tra antichi palazzi, ricreando un’atmosfera trasognata con una fantasia allusiva che incanta nella nostalgica memoria per una nuova idea d’arte.
Fabio Mastripieri – Castrovillari – Cosenza – Nell’immediatezza impressionista, una folata di vento accarezza le biondi chiome di una giovane donna, immersa nel verde rigoglioso della natura primaverile, dove la solare luminosità dissolve le cromie nell’incanto di una visione ricca di significati allegorici, allusioni di una femminilità che incarna una purissima bellezza, risvegliando un sentimento lirico, quanto, libero spazio ideale che si fa armonia nel sogno per un’inedita modalità d’arte.
Anna Maria Liggeri – Milano – Nella notte indiana, aleggia un senso di mistero, mentre il danzatore nell’incanto di luna anima con le sue movenze l’immaginario collettivo con un coinvolgimento, quasi fiabesco in una visione chagalliana che ci rimanda ad un viaggio ideale sospeso nel tempo che si fa evasione nella poetica di un sogno per un’inedita idea d’arte.
Luca Lischetti – Montonate di Mornago – Varese – Il mondo reale appare trasfigurato nella dimensione psicologica ed è sublimato dalla presenza di personaggi fantastici della memoria nella loro teatralità, che prendono vita nella materia tridimensionale con inserti lignei, mentre la scena grottesca si carica di un valore simbolico per aprirsi all’inconscio dell’immaginario collettivo in uno svelamento allusivo, quanto, fantastico del mondo visibile che si fa visionario e spettacolare, sempre in movimento nell’aspetto fisico e psicologico, cogliendo l’ironia della vita per un’inedita espressione d’arte.
Vanessa Taverniti – Roma – Attenta agli aspetti formalistici e psicologici, gli intensi ritratti di donna svelano nel senso scenografico una vitalità sentimentale ed un arcano da scoprire nel fascino della loro enigmatica bellezza, che evidenzia una felina femminilità, dove gli sguardi penetranti rispecchiano i meandri più segreti dell’anima, mentre le improvvise accensioni cromatiche nella brillantezza dei grigi perlacei, fluiscono nel pathos e nell’attimo d’emozione nella memoria per un’inedita modalità d’arte.
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna – I colori si uniscono a sottili vibrazioni d’animo, concretizzando nella complessa trama pittorica un gioco d’improvvisazione cromatica in action painting, mentre il dinamismo visivo determina l’immediatezza nel riflesso delle emozioni, dove la travolgente gestualità pittorica libera la sua capacità espressiva, tracciando frammenti di vita che percorrono il genio della creatività e lasciare spazio all’inconscio ed al sogno per determinare un equilibrio armonico, tra fantasia e realtà per un’inedita ricerca d’arte.
Leda Tagliavini – Reggio Emilia – Gli incantamenti e gli attoniti stupori percorrono un’inedita armonia, tra segno e colore, cogliendo momenti esistenziali, mentre il caldo colorismo rivela una pittura fortemente introspettiva nel rigore compositivo, piena di vibrazioni ed aspettative, dove il sole rosso calante saettiano, illumina armonie naturali con motivi liberty, tra foglie e rami sospesi nell’albero della vita per ricondurre ad un’armoniosa conciliazione, tra geometria e fantasia, realtà ed immaginazione in un paesaggio simbolico che si fa sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Silvana Sommariva – Milano – Tra squisite morbidezze di colore nel tocco impressionista, il viale alberato si colora di nostalgiche memorie al dipanarsi della luce solare nel paesaggio, risalendo la china d’una limpida fantasia che si fa sogno al calar del giorno nelle fresche giornate d’autunno, lasciando spazio via via ad una visione interiore nella trasfigurazione romantica del reale che, non è solo fenomenologia naturale, ma cogliere la bellezza, attraverso il linguaggio dello spirito per un inedito stile d’arte.
Claudia Rossetti – Treviso – Il sogno chagalliano appare al nostro sguardo nell’intenso cromatismo che è legato ad un parallelismo espressivo costante, dove il linguaggio del colore, tra i verdi muschiati, i rossi pompeiani ed i gialli solari, pervade la visione dell’intima maternità, indicando la trasmissione di sentimenti nella sfera degli affetti in una pittura fortemente espressiva e dotata di un significativo quoziente simbolico, che si fa allegoria di momenti esistenziali vissuti e perenni nella memoria per un’inedita modalità d’arte.
Maria Stella Giuliani in arte Egi – Velletri – Roma – L’intensità espressiva evidenzia un vigore simbolico nel racconto di figurazione che percorre nella brillantezza del cromatismo con esplosione di colore nella libera gestualità in Pop art, mentre il fascino del volto ad occhi chiusi rivela l’incantamento e l’interiorità di un mondo personale che si colora di mistero nei significati della vita e nella capacità figurativa di memorie, celate nella concretezza di donna per un‘inedita idea d’arte.
Anna Trapasso in arte Nanni – Milano – La natura si sublima di incanto nella sapiente elaborazione del colore e nelle accensioni cromatiche, dove l’immediatezza pittorica espressionista determina contrappunti luministici che rivelano un’armonia universale, liberando la materia cromatica in dissolvenze di luce per farla vibrare nell’intima proprietà sostanziale in una progressione di modulazioni di energia dello spazio cosmico, che lievita nella mente e si astrae dalla realtà, risalendo la poetica dell’immaginario per un nuovo linguaggio d’arte.
Maurizio Guglielmi – Milano – Il dipinto lascia spazio ad una creatività surreale, dove onirici fantasmini inseguono una nuova teatralità, mentre la dimensione sognante sospende Venezia nell’inventiva del carnevale, tra maschere della commedia dell’arte che animano un mondo allusivo ed allegorico, dove l’immaginabile diviene fantasia tradotta in fluidità di luce e colore in magica memoria per un‘inedita modalità d’arte.
Carla Picciani – Chieti – Le ortensie appaiono nella motilità dell’atmosfera in un velo di colore diluito nel barbaglio di luce, mentre il tocco lieve rende sfumato il cromatismo che si stempera nell’acqua con quella leggerezza che fa lievitare un senso di delicata armonia nei fragili petali e negli steli che si librano nel soffio dell’aria con un’impressione poetica nel vedere e sentire la freschezza della primavera per una nuova modalità d’arte.
Renato Cestaro – Tessera – Venezia – La pennellata scorre rapida e spontanea nella morbidezza del cromatismo, evidenziando un dinamismo visivo, mentre il colore segue sensazioni ed emozioni, quasi improvvise che svelano un senso di ariosità, tra gli azzurri tenui della veduta veneziana nella dialettica del colore-luce che determina l’unità tonale, dove le strutture formali appaiono lievi in un’atmosfera chiara e trasparente, in cui aleggia un lirico sogno per un nuovo filone d’arte.
Carlo Scomparin – Marcon – Venezia – Al chiaror di luna, la realtà diviene rivelazione, dove colori, forme e movimenti si fondono nella poetica dell’immaginario, quasi magica nella raffigurazione metafisica, mentre la tensione verso il sogno si dilata nella notte, tra case e rossi tetti nel silenzio interiore che sospende la visione allusiva, quanto, fantastica nel tempo per un nuovo linguaggio d’arte.
Grazia Zuccolotto – Meolo – Venezia – Una dolcezza interiore vibra nel raffinato cromatismo, mentre le delicate sfumature del colore si aprono ad una soffusa luminosità che si espande nella visione, dove i personaggi della memoria affiorano nell’immaginazione creativa ed animano un mondo evocativo ed allusivo nel simbolismo espressivo, rendendo magico il realismo che sublima il sogno per una nuova modalità d’arte.
Michele Liggeri (1932 – 1987) Catania – Milano – Il paesaggio marino si veste di una raffinata, quanto, armoniosa dialettica tonale che pervade in un’atmosfera indefinita, tra i rosati smorzati e gli ocra sabbiosi, mentre un equilibrio intellettuale scandisce i ritmi della composizione nell’ariosità del cielo in un realismo magico e, quasi metafisico, uscendo dalla fenomenologia naturale per divenire lirica dimensione dello spirito per un nuovo linguaggio d’arte.
Mila Mecchia – Udine – La visione immaginaria prende forma nell’intensità dei colori, dove il simbolismo espressivo mette in risalto il morbido fluire del cromatismo che si modula linearmente sui tratti dei volti, formando insieme un’unità d’armonia compositiva per cogliere l’aspetto psicologico nelle pose, mentre la stesura delle tonalità digrada fino all’evanescenza in un parallelismo nel concetto fisico che dirada verso l’impalpabilità dei sentimenti per un nuovo stile d’arte.
Mirella Calza – Arco – Trento – L’immagine dei fiori appare davanti il nostro sguardo con una fragranza e lievità di imponderabile bellezza, mentre la vivacità dei colori rende fresca la visione impressionista nella percezione del sensibile che coinvolge anche la partecipazione emotiva, dove la fantasia si astrae dalla realtà per una fuga dei pensieri all’orizzonte, tra liriche vibrazioni d’animo per un’inedita modalità d’arte.
Michele Affatato – Foggia – Nella natura morta si svela un segno pieno di energia che delinea vigorosamente, tra gli effetti chiaroscurali, le forme raffigurate con focosa vivacità del colore, tra i rossi fiammeggianti ed i gialli solari nella luminosa stesura cromatica con arditi accostamenti di toni, mentre una forza espressiva evidenzia un nuovo realismo nel rigore classico per un inedito linguaggio d’arte.
Stefano Catalini – Mogliano – Macerata – La trama pittorica svela nella chiarezza un rigore geometrico ed un equilibrio formale nel costrutto compositivo, mentre concorre la luminosità dei colori in armonico accordo, uniti nella trasparenza al frammento di muro in patina d’antico, rivelando la porosità della materia screziata ed incisa, come metafora di una spazialità vissuta nel tempo, in cui l’intervento creativo determina un senso atemporale e neo-plastico, attraverso una nuova analisi concettuale per un inedito filone d’arte.
Alessandro Cigneti – Roma – L’idea del movimento è insito nel naturale gesto pittorico, rapido e spontaneo che insegue il colore, tra penombre, senza alcuna rigidezza programmatica, dove la dialettica del bianco e del nero esalta il dinamismo visivo dell’immagine di un intrepido e bianco cavallo che agilmente corre in libertà per cogliere l’impressione di una prorompente forza che si rivela nel galoppo, tra lievi strutture formali in un istantaneo movimento in armonico accordo per un inedito linguaggio d’arte.
Domenico Ursillo – Milano – Con sprazzi di calda luminosità si apre l’arioso paesaggio nelle raffinate sfumature di colore in punta di pennello, mentre una patina d’antico rende la veduta in nostalgica lontananza nei filari d’alberi che spezzano il silenzio con armonica poesia dei colori d’autunno, dove la stessa luce determina l’unità tonale nella sapiente tecnica puntinista nell’aura magica di metafisica essenza, in cui aleggia l’emozione di un sogno per un’inedita modalità d’arte.
Luisa Andaloro – Foggia – Il carattere primario della pittura ricerca significati nel volto e nella figura umana, attraverso l’espressività barocca con preziosismi classici nell’eleganza formale, tra gli effetti chiaroscurali in luce soffusa, mentre le morbidezze dell’incarnato risaltano in penombra l’imponderabile sguardo di donna, colta in posa naturale e nella sua giovane freschezza per sublimare la bellezza con quella “etica del volto” nei suoi mutamenti d’animo per un’inedita idea d’arte.
IL GIORNALE DEI MAESTRI D’OGGI
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta IL GIORNALE DEI MAESTRI D’OGGI per un percorso informativo di mostre d’Arte e riconoscimenti degli Artisti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
Albertino Spina (1957) Terni
Albertino Spina
Albertino Spina
Albertino Spina
Albertino Spina
Vallyka – Albignasego – Padova
Vallyka
Vallyka
Vallyka
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino
Maurizio Rinaudo
Maurizio Rinaudo – ROMA – Premiazione alla Camera dei Deputati giovedì 9 febbraio 2017
Salvatore Sardisco in arte Stylus – Monsummano Terme – Pistoia
Salvatore Sardisco in arte Stylus
Salvatore Sardisco in arte Stylus
Salvatore Sardisco in arte Stylus durante un’intervista nel gennaio 2019 nella sede “La Loggia” di Firenze
Recensione giornalistica del maestro Salvatore Sardisco in arte Stylus
Recensione giornalistica del maestro Salvatore Sardisco in arte Stylus in occasione della sua mostra personale nella galleria storica del Centro Accademico Maison d’Art di Padova in via Santa Sofia 92 dal 20 giugno al 20 luglio 2019
Massimo Piro – Gallipoli
Massimo Piro
Massimo Piro
Massimo Piro
Massimo Piro
Massimo Piro
Massimo Piro
Giovanni Cherubini (1945) Tarquinia – Viterbo
Margherita Casadei – Arte, eventi, mostre, musei, gallerie, moda, spettacolo
Spoleto Arte: l’artista Margherita Casadei e le sue “donne alla finestra” al Tgcom24
I sogni si coltivano da adolescenti e, con la perseveranza, ci accompagnano da adulti. Margherita Casadei, artista di Cervia (RA), ha inseguito le sue passioni e le ha sviluppate nel corso degli anni. Artista conclamata della scuderia di Spoleto Arte, sabato scorso, il 14 marzo, è stata poi protagonista di un servizio del Tgcom24 dedicato all’arte e agli artisti contemporanei.
La sua avventura, cominciata a sedici anni da autodidatta, l’ha vista maturare nella sua necessità espressiva, man mano tramutatasi in urgenza. Suonare il pianoforte non le era più sufficiente infatti, aveva bisogno di dare colore alla musica che sentiva nascerle da dentro. Le parole si dimostravano inefficaci e insufficienti, così Margherita trova nella pittura e in particolari soggetti il mezzo per risalire alle radici della comunicazione, per raccontare qualcosa di profondo. Legata all’universo femminile, che trova più vicino al proprio modo di essere e di sentire in quanto donna, la pittrice inizialmente dipinge la musica. Ecco allora che l’armonia e la libertà si trasformano in musicisti di strada, in ballerine, in chiavi di violino. Ma ben presto le ragazze e poi le donne alla finestra diventano il simbolo più distintivo dei suoi quadri.
L’affacciarsi sul mondo esterno ribadisce l’importanza del proprio punto di vista sulle cose, permette di guardare verso un orizzonte migliore, di sognare e, non da ultimo, di riflettere sul senso della vita. Con questi dipinti Margherita Casadei si propone di liberare l’anima dal materialismo in cui si è immersi per giungere a una positiva ricerca di sé e della bellezza. Scoprire quelle emozioni che ci rendono migliori e appagati fa parte di quel racconto, il quadro, che ne unisce tanto il creatore quanto il fruitore.
La chiave di volta arriva nel 2014, a seguito della nascita della figlia: la maternità diviene un altro tema forte trattato dall’artista. La pittrice è solita aggiungere gioielli o animali da compagnia alla composizione, ma in questi casi non accade, dal momento che “generalmente nelle maternità la donna non porta alcun gioiello poiché il bimbo è il gioiello della mamma”.
“Invitare al senso di religioso stupore e voglia di bellezza” è ciò che si prefigge di raggiungere con i suoi dipinti. Essendo l’arte un prezioso strumento per affinare l’anima, per conoscere se stessi e il mondo, Margherita Casadei guarda all’arte come a qualcosa in grado di “mettere a contatto e in comunicazione uomini di popoli e culture diversi”.
Vedi anche: Firme d’Autore, Storia dell’Arte Italiana dei Maestri d’oggi, Invito al collezionismo, Pagine d’Arte.