ARTE IN MUSEO
GLI AUTORI DELLA STORIA
a cura del critico letterario e di arti visive Carla d’Aquino Mineo
Si scopre di vivere oggi in una dimensione nuova, diversa che porta con sé il retaggio della storia, aprendosi verso un periodo post-contemporaneo nel cui solco, l’esperimentazione continua oltre l’avanguardia stessa per ricostruire e riproporre con intenti innovativi, i mezzi peculiari dell’arte che distinguono ogni artista nella sua valenza e autonomia stilistica. Dopo il capitolo storico di filoni, tendenze e svecchiamento di tutto ciè² che appartiene a dettami accademici, i maestri d’oggi del Centro Accademico Maison d’Art di Padova propongono scuole diverse e linguaggi d’arte diversi, tra tradizione ed avanguardia per stravolgere e rinnovare ciè² che ha costituito le basi del percorso evolutivo della storia dell’arte internazionale.
Stefania Di Dio – S. Lucido – Cosenza – Scultura di grande impatto emotivo e carica di simbologie, grezza ed arcaica, interpreta l’Archetypus IV° con un supporto onirico, legato alla storia dell’uomo ed alla sua spiritualità nel vigore espressivo, tesa a raccontare un mondo passato per riscoprire nei tratti formalistici e psicologici la potenzialità d’espressione di una civiltà storica che tutt’ora affascina per un inedito linguaggio d’arte.
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari – Segni e colori si armonizzano nella calda e solare luminosità , che determina un’unità concettuale con una tensione espressionista, verso un’imprevista ed estemporanea spazialità astratta, mentre sconfina nell’immaginario con alternanza di motivi, tra linee curve e rette che richiamano esiti surreali in luoghi d’infinito nel nuovo stile Astratto Italiano – La Musa Italiana per un inedito filone d’arte.
Liberato Greco – Melissano – Lecce – La marina notturna si apre al nostro sguardo, mentre incantano i riflessi speculari dell’acqua, risalendo la china d’una lirica fantasia che si fa sogno. é questo il valore primario del dipinto: cogliere la bellezza di un attimo del reale per condurla nell’immaginario di un sogno, verso un mondo sempre nuovo nella luce del ricordo che affiora nella morbidezza dei colori, tra improvvise accensioni in una romantica e metafisica trasfigurazione delle armonie naturali per un nuovo linguaggio d’arte.
Alfredo Pavone – Pesaro – Momenti di squisita poesia si svelano nella raffinata veduta marina in controluce, che esprime, mirabilmente l’armonica bellezza di un tramonto al calar del sole nelle preziose trasparenze delle calme acque con i suoi riflessi speculari, rivelando un’antica patina pittorica nell’immediatezza impressionista dal gusto ottocentesco, improntata da un’avvolgente luminosità che stempera il colorismo, mentre si unisce ad una singolare finezza di notazioni particolari nell’illusione ottica di una profondità prospettica che va al di là della stessa narrazione figurativa per percorrere una sentita dimensione interiore nell’intensità emozionale per un nuovo stile d’arte.
Antonio Cantiello – San Felice (SP) – La tematica della narrazione figurativa si snoda, tra il sacro, l’eroico ed il profano con una calma aderenza al mondo reale in soffusa luminosità , mentre i soggetti si stagliano dallo sfondo terroso in sintesi compositiva caravaggesca, per emergere, tra gli effetti chiaroscurali nella morbidezza dell’incarnato, sapientemente modellato da una luce antica che determina un senso plastico alle raffigurazioni di tradizione classica nel metafisico per un nuovo linguaggio d’arte.
Concetta Daidone – Pineto – Teramo – Il dipinto svela l’emozione d’animo: è¨ un orizzonte che si apre all’immaginario in libera fantasia astratta, tra accentuazioni surreali. dove l’apparizione inconsueta dei dati figurali percorre un dinamismo visivo che s’abbandona alle suggestioni cromatiche del colore nelle squisite morbidezze e nelle improvvise accensioni di luce, uscendo dalla fisicità dell’immagine, mentre la narrazione visionaria accompagna la fuga dei pensieri, tra realtà ed astrazione surreale nella poetica dell’immaginario, che sublima il sogno per un nuovo stile d’arte.
Franco Carletti – Siena – In forma astratta e figurale emerge nel fiammeggiante tramonto la figura di donna, tra inserti di giornale che insieme costruiscono la tridimensionalità della veste nell’impostazione geometrica in un equilibrio armonico, tra superficie e volume, componendo una nuova visione onirica del surreale per un‘inedita idea d’arte.
Margherita Casadei – Ravenna – La pittura è¨ una finestra che si apre all’incanto, tra lievi pennellate impressioniste che seguono la morbidezza del colore nell’argentea luminosità , armonizzando la visione nella sospensione di un mondo chagalliano, dove il sogno rivive ed aleggia nell’immensità dei momenti vissuti, risalendo una lirica fantasia nel fascino della magia che percorre l’immaginario collettivo alla luce di una memoria ricreata per una nuova modalità d’arte.
Vincenza Costantini – Roma – Tratte con abile modalità grafica da un impeto fantastico, emergono accanto a simboli naturali figure femminili, come eburnee ninfe, colte nella loro bellezza e coperte da chiome fluenti, delicatamente immerse nella rigogliosa vegetazione, tra fiori e foglie per farci percepire un arcano da svelare nel mistero della loro essenza in un sogno surreale ed in afflato con l’armonia universale per un nuovo stile d’arte.
Maria Giulia Cherubini – Massa (MS) – Emozioni e sensazioni sono trascritte nel bassorilievo in terracotta con palese freschezza di invenzioni, piene di vitalità espressiva, creando una nuova spazialità geometrica che si abbina all’intreccio del tessuto, costituendo una sorta di mosaico, pulsante di filamenti complementari alla geometria di base, tra i rossi fiamminghi ed i blu cupi, scandendo i ritmi della composizione in una visione solida e lieve, materica ed evanescente nella luminosità alchemica dei colori per ricercare il segreto delle cose e dalla materia in un’armonia globale di spazi e cromie, tra le trame compositive astratte per una nuova modalità d’arte.
Luciano Cantoni – Cesena – L’immagine rivela l’eleganza lineare del volto, in cui traspare una bianca luminosità che rende la visione, quasi irreale, ma direi spirituale nell’evanescenza di un’apparizione di schietto e delicato lirismo, tra i toni lievemente rosati dell’incarnato, mentre si staglia da uno sfondo di antica patina dorata, l’intensità dello sguardo di donna, che esprime un’armoniosa bellezza dei più leggiadri miti dell’Art Nuoveau con un autentico sentire interiore per un nuovo linguaggio d’arte.
Michele Affatato – Foggia – La freschezza del tocco guida la mano e si ha l’impressione che l’immagine si stemperi nella luminosità con assoluta spontaneità , dove la pittura appare sempre estemporanea, tra le calde cromie delle case che s’indorano al sole, mentre si instaura un dialogo con la natura per cogliere il fremito di luce antica che smorza le crudezze e, quasi smaterializza l’essenza della tavolozza cromatica per riportarla ad un sogno in nostalgica rimembranza per un‘inedita idea d’arte.
Mattia Cancelmo – Milano – Il soffione si libra nell’atmosfera in uno spazio fantastico, popolato da figure incantate che rivelano nella simbologia un mondo onirico, in cui aleggia la magia del trasognato, mentre il surreale illumina nella notte cupa ali sospese nell’immensità , libere di vivere in un’altra dimensione che sconfina lo spazio ed il tempo nell’immaginario per una nuova espressione d’arte.
Luisa Andaloro – Foggia – Una verace aderenza alla realtà riflette il volto di donna in posa spontanea, dove la soffusa e calda luminosità in penombra evoca quell’aura raccolta e silente nel mistero di tradizione barocca, mentre il giovane volto nella morbidezza dell’incarnato sprigiona una delicata bellezza in soave armonia per un’inedita idea d’arte.
Walter Moreno Ambrosi – Sona – Verona – Il paesaggio coglie la trasfigurazione della luce in un’apparizione di sogno, come magia dei sensi ed incantamento dell’animo, contemplando in lontananza la natura con delicatezza, tra l’umidore dell’aria che rende, quasi velata la visione, mentre il colore si trasforma in vita, in una libera, quanto lirica interpretazione della natura con quella gradazione di luce-colore nella vibrazione dell’aria che sublima la pittura tonale in tecnica materica per un’inedita modalità d’arte.
Filippo Schillaci – Genova – Finezze ed eleganza classica in una dimensione di pathos in scena greco-romana, affiora nell’opera scultorea in terracotta che diviene mezzo tecnico-espressivo di stati emozionali, svelati nelle pieghe della maschera che si evolve in senso onirico nella dilatazione della materia in forme fantastiche, mentre decorano l’espressione di una mitica drammaticità per un inedito stile d’arte.
Teresa Palleschi – Fontana Liri – Frosinone – La pennellata scorre morbida nel chiaror della luminosità che stempera il colore, percependo l’unità tonale dell’atmosfera nel timbro sentimentale, mentre l’immagine dei fiori è¨ avvolta da un dolce velo che smorza le crudezze e, quasi smaterializza la materia pittorica per riportarla alla fragranza di un sogno, dove la magia della luce diviene tramite di una fantastica poetica che si fa emozione per un’inedita espressione d’arte.
Antonella Palmitessa – Barletta (BT) – Assonanze estetiche della tradizione classica rivelano una maestria concettiva nella percezione dei valori soffusi e tonali in una dialettica serrata, tra luce ed ombra, mentre il vigore cromatico determina la forza espressiva in pathos, cogliendo nella figura di donna la dimensione psicologica ed emozionale nell’alchimia onirica per un’inedita modalità d’arte.
Marina Mian – San Gaetano – Caorle – Venezia – Il profilo di donna s’accende di intime luci del sentimento nel segreto di magiche riflessioni, mentre il nostalgico ricordo avanza, tra parole di una lettera per esternare una meditazione esistenziale che si accompagna ad una visione onirica, quasi eterea ed aprirsi all’immaginario dell’inconscio collettivo con singolare purezza d’espressione per un nuovo filone d’arte.
Roberto Proietti – Este – La foglia autunnale è¨ davanti al nostro sguardo, tra i riflessi speculari dell’acqua, risalendo la china d’una fantasia nostalgica ed insieme sognante per cogliere la rimembranza di un momento esistenziale e farne poesia silente del quotidiano, mentre l’immagine svela il passaggio verso una dimensione interiore, aprendosi alla trasfigurazione del reale e ricercare l’armonia di una rappresentazione verista che va al di là della realtà nelle morbide sintesi di luci ed ombre, tra contrasti timbrici, sublimando l’intima visione, sospesa nella memoria in pura essenza d’emozione per un’inedita idea d’arte.
Francesco Passero – Gela – Caltanissetta – Nell’immaginazione creativa, il mito avanza a ricordare gesta eroiche di Achille in una narrazione che si snoda, tra il surreale ed il simbolismo con preziosi echi di tradizione classica in una trasposizione simbolica del messaggio visivo, mentre aleggia una patina di mistero ed un arcano da svelare nella pulsione fantastica che genera vita e pathos, dove affiorano eventi e leggende nel fascino del già successo in diafana luce azzurra di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Alice Walczer Baldinazzo – Longare – Vicenza – Venezia è¨ posta, tra il reale e l’immaginario, sospesa nel richiamo dell’Oriente, mentre i soggetti rappresentati in cupole e ponticelli svelano simboli archetipi del sogno nel vagheggiamento, dove l’irrealtà si veste di un’onirica geometria con una trasposizione simbolica dei contenuti che filtrano la visione in una magica notte d’incanto per un’inedita espressione d’arte.
Vito Mollisi (1947 – 2018) Partinico – Palermo – Nella superficie illusoria del dipinto si svelano i misteri dell’alchimia fantastica, tra desideri inconfessabili dell’uomo nelle sue debolezze in un’avventura verso l’ignoto, mentre la visione ci trascina nel labirinto dell’inconscio per aprirci ad una figurazione surreale ed allusiva, irta di simbologie, tra oniriche fughe prospettiche, mentre sfugge al controllo, percorrendo l’immaginario del nostro travisamento percettivo ed uscire dai confini del reale con un’introspezione nell’etica esistenziale per un nuovo linguaggio d’arte.
Debora Ferruzzi – Firenze – Pochi tocchi di colore, disciolti nell’acqua accennano delicati motivi floreali con preziosi sfumati di verdi nella trasparenza e nelle suggestioni emotive del colore, che vive di una bianca luminosità per cogliere il barlume di luce in una sospensione poetica della visione, vibrante ed indefinita nella magica formulazione cromatica, mentre suggerisce l’evanescenza di un sogno per un’inedita idea d’arte.
Oriella Francini – Murlo – Siena – gli originali personaggi in fantastici collages con l’inserto di diversificati materiali, rivelano rappresentazione pervase di ironia e di polemico humor per superare il concetto di una pittura tradizionale e ricreare una nuova teatralità che nasce dall’acuta osservazione degli aspetti psicologici e caratteriali dei protagonisti immaginari per un inedito linguaggio d’arte.
Francesca Calzoni in arte Fedra – Brescia – Lo sfondo in patina dorata esalta l’originale raffigurazione della maschera di tradizione greco-romana che colpisce nell’esito formale e cromatico, realizzata con la certosina costruzione del mosaico, mentre i tasselli marmorei determinano una matrice grafica e progettuale ricercata nei minimi particolari con un senso di antica teatralità in un’opera temporale che trova motivazioni di essenza creativa in una storia millenaria per un nuovo stilema d’arte.
Ruggero Rotondi – Cerro Maggiore – Milano – Pittura di rara scioltezza, sempre densa di fremiti, mentre la luce si rincorre dovunque e filtra la traccia di un ricordo, la fugace sensazione di un’intensa emozione che affiora nella memoria per captare il momento prezioso del già passato, ma presente nel chiaror dell’immagine che sfugge in lirica lontananza, dove il segno intrepido ed immediato insegue un racconto allusivo, riflesso di una realtà che si astrae nel sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna – Tra astrazione e figurazione, rigore geometrico e l’onirico, si snoda il fascino dell’immaginario per sconfinare in una dimensione surreale nell’esperimentazione di una ricercata analisi concettuale e cromatica, che si coniuga ad una nuova geometria, dove la fuga dei pensieri approda in uno spazio ignoto dell’io freudiano, mentre le figure allusive rappresentano l’emblema di pura energia in un’evasione dalla realtà nell’astrazione di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte .
Maria Stella Polce – Francavilla al Mare – Chieti – La visione, decisamente viva ed intensa, riflette il momento creativo che esalta esplosioni cromatiche, mentre percorrono una spazialità nuova ed imprevista per emergere con forza emozionale nel paesaggio in una forma espressionista del colore, dominata da un senso di libertà e movimento al chiaror di una magica luna di sogno per un inedito linguaggio d’arte .
Gabrio Vicentini – Bologna – Lo spazio immaginario è¨ scandito da un succedersi di variazioni geometriche e tonali che insieme alla trasparenza cromatica nei trapassi di bianca luminosità , determina un dinamismo visivo nella sospensione dei triangoli, un’energia cinetica di evocazione futurista con una tensione interiore di forze generatrici, che rendono viva l’alchimia creativa per cogliere nel mistero il fascino dell’astrazione nell’intensità ritmica ed onirica per un’inedita modalità d’arte.
Giorgia Paladino – Roma – La veduta urbana si apre alla luce ed all’aria, tra i grigi perlacei del cielo, dominando tetti e cupole, mentre appaiono squisite morbidezze dei verdi sfumati, sfocature ed improvvise accensioni di colore monocromatico, che si abbandona all’umidore dell’atmosfera ed al pulviscolo dell’aria in una progressione dell’immagine, verso l’astrazione del reale nella sospensione di attimi evocativi che rimandano ad una lontananza sognante e dolcemente apollinea per un inedito stile d’arte.
Carlo Govoni – Reggio Emilia – Una singolare Venezia indorata dai raggi solari al tramonto, si rivela misteriosamente allusiva nella dimensione metafisica con raffinatissimi contrappunti cromatici in una dialettica serrata, tra luci ed ombre per svelarsi sospesa e trasognata in una spazialità dilatata e carica di tensione lirica nell’immutabile e romantico sogno per un‘inedita idea d’arte.
Raffaella Di Benedetto – Montella – Avellino – Il volto di donna, tratto dalla fantasia e realtà , proietta una stato d’animo interiore con un senso simbolico che allude ad un originale surrealismo, mentre la bellezza dell’immagine si rivela in modalità liberty nello svelamento di un attimo di sogno per un nuovo stile d’arte.
Marco Muti – Terni – L’onda surreale nei fasci di luce azzurra s’innalza nell’immediatezza verso l’alto in una spazialità imprevista ed astratta che percorre una dimensione interiore e trascendentale alla ricerca di un chiarore, mentre la bianca luminosità dissolve e libera la materia in pura essenza d’emozione nella trasparenza di un sogno che affiora nella memoria per una nuova modalità d’arte.
Lucia Verrilli – Perugia – Il paesaggio chagalliano svela nei preziosi valori dei verdi un natura misteriosamente simbolica e vitalistica, permeata da un colorismo onirico e sensibile nei trapassi di luce che determina un coinvolgimento al sogno, sospeso in un’aura fantastica, mentre il raffinato tonalismo conduce ad un’evoluzione stilistica costante che si rapporta ad un’intenso senso del reale, filtrato con un forte quoziente simbolico in una narrazione allusiva e fantasiosamente espressionista per un nuovo filone d’arte.
Anna Maria Panarace – Rocca Imperiale – Cosenza – In un’atmosfera sospesa ed irreale, aleggia una coloristica armonia musicale nella scioltezza cromatica che ci rivela un mondo fantastico, popolato da personaggi della memoria nel fremito del segno in spontanea corrispondenza del colore, mentre si rinnova nell’illusione di una luce creata nel fascino del già passato, dove il coinvolgimento verso il sogno, diviene rivelazione immaginaria che sublima la visione onirica per un’inedita idea d’arte.
Maddalena Triggiani – Roma – Forme e colori della natura appaiono in lirica lontananza con la freschezza del tocco impressionista, lieve e rapido per svelare un dinamismo interno della visione, senza alcuna costrizione compositiva, ma seguendo l’impulso emozionale, quasi improvviso, che rende un senso di ariosità alla veduta in un libero sentimento dello spazio nell’illusione ottica della luce per tradurre un’armonia totale del “sole nel prato” che si libra in un sogno per un’inedita modalità d’arte.
Patrizia Caracausi – Bologna – Il segno insegue armonici accordi tonali di un inno alla vita che si apre alla sognante trasfigurazione della natura, sublimando l’immagine di donna per cogliere un senso di mistero in un simbolismo espressivo formale che dà spessore psicologico alla figura femminile, mentre soavemente affiora, tra le fronde di un’albero, muovendosi in un’atmosfera surreale di magica bellezza per un inedito linguaggio d’arte.
Daniela Da Riva – Milano – Intensamente comunicativa ed espressiva si rivela la ricerca pittorica nella sua peculiarità costante che insegue immagini volte a raccontare la vita nei suoi significati e nell’essenzialità esistenziale, sfidando i nostri tempi con un senso di verismo pittorico ed una sorprendente purezza di espressione del linguaggio formale, cogliendo aspetti psicologici e caratteristiche fisionomiche dei suoi personaggi, mentre appaiono d’improvviso gabbiani in volo, tra una folata d’aria, rompendo il silenzio del mare che accompagna il gesto di una donna nella sua donazione d’amore per un’inedita modalità d’arte.
Floriana Pace – Conegliano – Treviso – Tra natura ed immaginazione, scorre il libero gesto pittorico nell’immediatezza impressionista in un paesaggio che pare lievitare nelle velature finissime dell’aria, aprendosi ad una lirica visione silente, mentre accensioni di luce e squisite morbidezze, svelano l’armonico equilibrio di forme e colori che s’abbandonano alle emozioni di un magico sogno per un nuovo stile d’arte.
Nada Mathis – Como – Colta nella sua peculiarità etnica, lo sguardo delle donna creola sprigiona l’intensità espressiva di una forza caratteriale, dovuta dalla necessità esistenziale, svelando il fascino di una bellezza nella serena rassegnazione alla sua tradizione sociale, mentre i valori soffusi dei rosati smorzati nella morbidezza e nelle accensioni cromatiche con accentuazioni classiche, sublimano una raffinata armonia formale che diviene immagine lirica nell’evanescenza di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Gianni Balzanella – Capua – Roma – L’ariosa veduta veneziana, soffusa ed indefinita nella solare luminosità all’orizzonte, si propaga nello spazio immaginario, cogliendo bagliori di luce che svelano l’incanto di una visione onirica nell’immediatezza impressionista, che riconduce le sfumature tonali del colore ad un sogno, mentre il lento ondeggiare del gondoliere si fa silente poesia per un nuovo filone d’arte.
Maria Grazia De Cosimo – Foggia – La veduta notturna dall’espressione romantica, si carica di simbologie nel mistero delle cose, percorrendo emozioni interiori che inseguono nella materia cromatica e nei flussi di colore la traccia di un ricordo, la memoria di un’atmosfera metafisica, in cui la natura appare armonia onirica nel fascino di un sogno per una nuova modalità d’arte.
Federico Mattera in arte Merisio – Grosseto – Pittura dall’essenzialità barocca, rivela nella sua tematica ritrattista una potente sintesi costruttiva e simbolica del soggetto raffigurato, dedicato alla genialità creativa del Caravaggio, dove l’aspetto formale si basa sulla morbidezza tonale, che primeggia tra gli effetti chiaroscurali, in cui la particolare e soffusa luminosità modella ed investe le forme che si stagliano dallo sfondo terroso con autentica individualità naturalistica e creativa per un nuovo linguaggio d’arte.
Gheorghita Ouatu – Foggia – Intensamente espressiva è¨ la visione onirica, dallo sfondo notturno e stellato, mentre primeggia, tra i bagliori in armonia classica l’immagine romantica di una graziosa violinista con una capacità raffigurativa di memoria, svelando una melodiosa sinfonia che s’innalza in un mondo lirico in una fantasia classica per un’inedita modalità d’arte.
Paola Abbruzzese – Castellana Grotte – Bari – Piccoli tocchi di colore nella morbidezza del cromatismo, sfiorando la tecnica impressionista, rendono un senso di ariosità nella visione paesaggistica che si apre ad una bianca luminosità nell’unità tonale, che determina un’armonia pittorica, mentre le strutture formali appaiono lievi nell’incanto di luce in un lirico, quanto, favolistico sogno per un’inedita modalità d’arte.
Sergio Ceccarani – Assisi – Nella spazialità astratta e materica vi sono sofisticate matrici culturali neosurrealiste che si rinnovano nella modalità d’arte, mentre l’informale materico, rivela “lo strappo” del colore, tra le varie sfumature dei grigi, in cui emerge nel rigore geometrico la designazione della parola in allusioni di significati simbolici in una costante metamorfosi del costrutto materico, che si raffina per liberare l’essenza di un’emozione intrinseca alla fantasia dell’immaginario per un nuovo filone d’arte.